Quattro Castella, rubava sulle tombe dei bambini: arrestato

12 dicembre 2015 | 08:31
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Quattro Castella, rubava sulle tombe dei bambini: arrestato

In manette un 54enne che faceva razzie nei cimiteri della provincia. A casa sua sono stati trovti centinaia di arredi funebri

QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – Un 54enne di Quattro Castella è stato arrestato dopo che a casa sua sono stati trovati numerosi arredi funebri provenienti dai cimiteri della provincia dove l’uomo depredava le tombe dei defunti. Non risparmiava nemmeno le tombe dei bambini da cui rubava perfino i peluche.

Tutto è iniziato ieri verso mezzogiorno quando i carabinieri di San Polo hanno iniziato a cercare un uomo che era stato sorpreso da una donna, all’interno del cimitero di Vetto, con in mano dei peluche e degli oggetti funebri d’arredo che, in origine, erano posizionati sulla tomba della figlia morta prematuramente.

L’uomo, vistosi scoperto, ha abbandonato la refurtiva ed è fuggito su una Volkswagen Golf nera che è stata poi intercettata in via Val d’Enza Sud, del Comune di Canossa, dai carabinieri di San Polo d’Enza a meno di 10 chilometri dal cimitero di Vetto. All’interno della macchina sono stati trovati numerosi arredi funebri tra cui statuine in gesso, composizioni floreali, vasi, angioletti in parte risultati asportati nei cimiteri del comune di Vetto ed in quello della frazione Montecavolo di Quattro Castella.

Dalla strada all’abitazione il passo è stato breve. Lì i carabinieri hanno trovato ulteriori e numerosi analoghi arredi funebri (complessivamente un centinaio) provento di furto nei cimiteri della provincia in corso di esatta localizzazione. L’uomo, pur dichiarandosi dispiaciuto, non ha detto ai militari perché rubava questi oggetti. I carabinieri non escludono che il furto possa essere finalizzato alla vendita a qualche macabro collezionista. Per ora l’uomo, finito in manette, è accusato del reato di furto aggravato e continuato.

Gli arredi funebri sono stati sequestrati in attesa di essere restituiti ai derubati che potranno recriminarne la proprietà presentandosi ai carabinieri di San Polo d’Enza per le operazioni di riconoscimento e restituzione.