Livorno, emergenza rifiuti: sindaco M5S in difficoltà

1 dicembre 2015 | 12:54
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Livorno, emergenza rifiuti: sindaco M5S in difficoltà

Seduta bollente in consiglio comunale che ha approvato la richiesta di concordato preventivo per la Aamps

REGGIO EMILIA – I rifiuti a terra e i cassonetti traboccanti a Livorno, mentre in campo scendono i leader nazionali ad accusare o difendere una delle poche esperienze di governo cittadino che vede impegnato il movimento fondato da Beppe Grillo e in consiglio comunale, convocato per dare il via libera alla procedura che porterebbe i libri della società in tribunale.

Più che una bomba ecologica rischia di essere una bomba politica la richiesta del sindaco M5s di Livorno Filippo Nogarin di chiedere il concordato preventivo della Aamps, l’azienda di raccolta di rifiuti della città portuale, gravata da circa 42 milioni di debiti in parte per tariffe non riscosse.

Una richiesta, quella del concordato, che per ora potrebbe essere solo rinviata di sette giorni: tutto dipende se il cda di Aamps farà slittare di una settimana l’assemblea dei soci prevista per domani allo scopo di “ascoltare le parti in causa”. Se il cda dovesse rifiutare allora sarebbe il via da subito alla richiesta di concordato da parte del sindaco. Alla fine di una seduta del consiglio comunale caotica, con urla, grida, malori e sospensioni, così ha deciso il consiglio comunale di Livorno approvando un emendamento della stessa maggioranza grillina che fa riferimento al sindaco.

Un voto che tuttavia lascerà probabilmente tracce nella maggioranza di Nogarin che l’ha spuntata per un solo voto: 17 si’ e 16 no, tra cui tre M5s dissidenti. Al centro della vicenda c’è soprattutto la questione occupazionale: i circa 300 lavoratori di Aamps ed i 200 dell’indotto temono per il posto di lavoro, nonostante il sindaco abbia rassicurato sul mantenimento dei livelli occupazionali e anzi ‘aperto’ alla possibilità di stabilizzare i circa 40 precari.