Il Pd ricorre al digitale contro il calo degli iscritti

22 dicembre 2015 | 16:28
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Nel 2015 gli iscritti risultano appena 5mila contro i 7mila del 2014. Costa: “Dato fisiologico, è così da anni”

REGGIO EMILIA – Una piattaforma dedicata in internet che, sulla scia di quella da poco testata a livello nazionale, assegnera’ ad ogni iscritto provinciale una identita” digitale e altri servizi come una casella di posta e uno spazio “cloud”. E una scuola di formazione politica con avvio nella primavera del 2016 e sede fissa a Reggio Emilia.

Sono alcuni dei progetti che il Partito democratico reggiano avviera’ durante il prossimo anno, per diventare ancora piu’ “strutturato e vicino alla gente”. Ma anche per rimediare al calo di iscritti che, come spiega oggi il segretario provinciale Andrea Costa durante il tradizionale incontro di fine anno con la stampa, si registra in pratica ogni anno. In particolare, nel 2015 gli iscritti risultano circa 5.000 (contro i 7.000 dell’anno precedente) mentre le tessere, sia quelle rinnovate che quelle nuove, sono pari al 75% di quelle del 2014.

Per Costa si tratta di dati “fisiologici” e “in linea con Modena e Bologna. E il tesseramento non e’ ancora concluso”. Inoltre, “la tessera e’ un fatto molto personale: a 5.000 volontari che hanno lavorato alla festa del Pd non corrispondono 5.000 tessere, ma e’ chiara la volonta’ di queste persone di stare dentro la nostra comunita’”. Tra le zone in cui le tessere si sono ridotte di piu’, il circolo di via Marsala a Reggio. A fronte di cio’, sottolinea pero’ Costa, “sono nati anche due nuovi circoli: il circolo tematico Darwin e quello del nuovo Comune del Ventasso”. Gli elettori del Pd, al netto dei “Giovani democratici” (sotto i 18 anni), sono per il 58% over 65.

Sulla nuova piattaforma digitale si sofferma il responsabile per la comunicazione del partito Emanuele Cavallaro, sottolineando che “rendera’ piu’ facile rinnovare la tessera perche’ si potra’ stamparla da soli, e aiutera’ il partito ad essere piu’ aperto e inclusivo grazie alla ”bacheca” di discussione accessibile da tutti”. Anche il sito del Pd, viene promesso, sara’ rinfrescato.

Uno sguardo al 2015, infine, fa dire a Costa: “E’ stato un anno molto intenso in cui non ci siamo davvero fatti mancare nulla. Le nostre parole d’ordine sono state cuore, comunita’ e popolo”. E a proposito dei temi economici, oltre ai 30 incontri sul jobs act e alle due conferenze economiche, il segretario ricorda l’impegno del partito sul fronte delle coop in crisi. “Chi altri – domanda Costa – e’ andato in mezzo alla gente a sentirla gridare e a prendersi anche qualche ”ceffone” dopo che le aziende avevano chiuso”.

Solo “noi – conclude – siamo stati presenti come partito strutturato in mezzo a gruppuscoli, movimenti e lobby. E rivendichiamo con orgoglio il nostro modo di essere, con ricettori in mezzo alle persone e ai loro problemi”.

E per quel che riguarda la querelle dell’estate scorsa sui profughi, aggiunge: “Per me chi nasce in Italia e’ italiano. Sui diritti di cittadinanza non retrocediamo”. Inoltre dopo gli attacchi vandalici rivendicati dal “Fronte Veneto Skinheads” nelle sedi del Partito democratico e della Caritas, e gli altri episodi che nei giorni scorsi hanno colpito anche il segretario cittadino di Sel Cosimo Pederzoli, Costa annuncia: “Nel 2016 chiederemo a tutti i nostri consiglieri eletti in provincia di devolvere il gettone di presenza alle associazioni che si occupano di poverta’ e immigrazione, Caritas in primis”. Il segretario, infine, manifesta vicinanza all’Anpi, che proprio oggi ha organizzato a Reggio un “presidio antifascista”.

Tracciando il bilancio delle attivita” del 2015, il segretario del Pd di Reggio Emilia, Andrea Costa, difende la posizione assunta sul tema della ripubblicizzazione dell’acqua. “Abbiamo fatto quello che deve fare un partito: ci siamo riuniti, abbiamo discusso, abbiamo fatto da regia per i nostri amministratori senza lasciarli in balia di incertezze e portato a casa una proposta che media tra le richieste dei comitati e le esigenze degli amministratori”. E “se non siamo piaciuti a qualcuno va bene”, rimarca Costa, “ma bisogna scindere l’ideale dal fattibile e oggi sono al sicuro non solo i posti di lavoro ma anche i soldi dei cittadini visto che, con la societa” pubblica, le tariffe rischiavano di subire ricavi molto importanti”.

C’è spazio anche per un commentosulla classifica del ”Sole 24 ore” che boccia la qualita’ della vita a Reggio Emilia. Per il segretario provinciale del Pd Andrea Costa “e’ utile a fare dei ragionamenti, ma non e’ scolpita nel marmo perche’ cambiando una variabile puo’ cambiare tutta”. E poi, “vivendo sul territorio non penso proprio che la percezione della qualita’ della vita da parte dei cittadini possa essere scaduta da un mese all’altro”.

Infine sull’area vasta conclude: “Se per area vasta si intende un organismo politico, deve essere l’Emilia: da Modena a Piacenza”. Se invece sara’ “un organo tecnico”, allora, “ha senso che sia piu’ ristretto per affrontare problemi specifici”.