Corghi, c’è l’intesa con l’azienda: solidarietà e mobilità volontaria

23 dicembre 2015 | 16:46
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Corghi, c’è l’intesa con l’azienda: solidarietà e mobilità volontaria

La proprietà voleva lasciare a casa 54 lavoratori: ora via ai contratti di solidarietà e alla mobilità volontaria

CORREGGIO (Reggio Emilia) – Alla Corghi Spa Gruppo Nexion (azienda leader mondiale del settore attrezzature per gommisti con 484 addetti) nei 3 stabilimenti di Correggio, la Fiom assieme alla RSU ha raggiunto un importante accordo di salvaguardia dell’occupazione attraverso il contratto di solidarietà e la conversione della mobilità unilaterale in mobilità volontaria incentivata. Ricordiamo che alla Corghi la proprietà aveva previsto la mobilità, non volontaria, per ben 54 lavoratori.

L’accordo è stato sottoscritto da Corghi Spa, Unindustria Reggio Emilia e da Fiom – Cgil Dopo l’apertura unilaterale della mobilità da parte dell’azienda Corghi il 27 novembre, alla quale è seguita l’immediata proclamazione di una mobilitazione ad oltranza articolata in mezzore di sciopero alternate a mezzore di lavoro di tutte le maestranze dei 3 stabilimenti correggesi con proclamazioni di sciopero in solidarietà anche dello stabilimento Corghi di Pieve Fosciana a Lucca.

E’ poi iniziato il difficile confronto fra le parti che tra innumerevoli difficoltà ha portato a un’ipotesi di accordo che, presentata ai lavoratori dalla Fiom attraverso referendum certificato, ha ottenuto uno grande consenso (291 votanti di cui 248 favorevoli, 38 contrari, 4 schede bianche, 1 nulla). Scrive la Fiom: “Questa importantissima intesa mette al centro l’utilizzo degli ammortizzatori sociali conservativi ed in particolare il contratto di solidarietà come strumento per la difesa dell’occupazione. Contratto di solidarietà che in questo caso è di tipo avanzato perche non si limita a stabilire la percentuale minima del 40% di lavoro garantito mensilmente per ogni lavoratore nelle aree coinvolte dalle riduzioni di lavoro, ma si spinge a regolamentare in modo matematico la distribuzione del lavoro tra gli addetti garantendo agli stessi una reale maggiore equità, riducendo maggiormente la disparità di trattamento di ore lavorate tra chi lavora meno e chi di più, cosa che le normative legislative oggi non garantisce in modo sufficiente”.

Aggiunge il sindacato: “Oltre a ciò è stata convertita la mobilità unilaterale in un accordo di mobilità volontaria incentivata dove è il lavoratore a decidere se accettare il provvedimento di licenziamento, ottenendo un incentivo,  o rifiutarlo  e rimanere al lavoro con le garanzie del contratto di solidarietà. Alla fine la ragionevolezza ha prevalso portando questi importanti accordi raggiunti dalla forza dei lavoratori e del loro sindacato proprio alla vigilia di natale. La Fiom e la Rsu  ringraziano quanti hanno contribuito a fare in modo di raggiungere  questa importate intesa”.