Comune, ecco i quartieri a misura di residenti

17 dicembre 2015 | 19:16
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Comune, ecco i quartieri a misura di residenti

In quattro zone progetti per 60mila euro decisi dall’amministrazione insieme agli abitanti

REGGIO EMILIA – Quartieri a misura di residenti, con interventi progettati dagli stessi abitanti insieme all’amministrazione. E’ questo il risultato dei quattro “accordi di cittadinanza”, siglati dal Comune di Reggio in altrettanti “ambiti territoriali della citta’” (che in tutto sono 19) con associazioni, parrocchie e singole persone. Nella societa’ civile li hanno firmati 81 sottoscrittori (41 associazioni e 40 volontari) al termine di un percorso sulla partecipazione attiva che ha coinvolto 270 persone.

Il risultato e’ la definizione di 29 interventi nei quartieri, che il Comune realizzera’ con un investmento di 60.000 euro circa. I progetti, che investono nel complesso zone in cui vivono oltre 20.000 persone, vanno dalla realizzazione di connessioni a internet piu’ efficienti, alla creazione di “greenway ciclopedanali”, fino alla promozione di eventi e attivita’ culturali e di socializzazione, e a piccoli interventi di manutenzione.

E nel 2016, annunciano oggi il sindaco Luca Vecchi e e l’assessore con delega alla Cura dei quartieri Valeria Montanari, si procedera’ alla stipula di nuovi patti di cittadinanza in altri 10 ambiti urbani della citta’. Un capitolo a parte riguarda il centro storico, in cui gli interventi da realizzare saranno gestiti dall’assessorato di Montanari con quello della collega alla Citta’ storica Natalia Maramotti. Infine il prossimo lunedi’, 21 dicembre, il consiglio comunale si esprimera’ sul nuovo regolamento per i “laboratori di cittadinanza”.

La modalita’ di partecipazione adottata fin qui, entrera’ cosi’ a pieno titolo nello statuto comunale. “I percorsi partecipativi e gli accordi di cittadinanza che ne derivano – spiega il sindaco Vecchi – muovono dall’esigenza di proseguire e soprattutto potenziare, con modalita’ nuove, il rapporto diffuso con la citta’, con i suoi ”territori”, cioe’ le ville e i quartieri, da quando sono venute a mancare le Circoscrizioni”.

Si “tratta di un progetto di sistema che ha visto la nascita di nuove figure professionali quali gli ”architetti di quartiere”, che non e’ costituito da un’agenda di lavori e tappe imposta bensi’ e’ frutto di un confronto, e che trova alimento nella rete delle relazioni sociali e nel protagonismo civico dei cittadini, cioe’ nel nostro ricchissimo capitale sociale”, aggiunge il primo cittadino.

“In un periodo storico in cui il sentimento dominante puo’ essere non di rado quello della paura, noi rispondiamo con un investimento sul dialogo e sulla fiducia, che si concretizza e cammina attraverso relazioni e risultati. Troviamo cosi’ un giusto equilibrio tra i macro progetti che l’amministrazione comunale ha impostato e sta portando avanti in questo prima fase del mandato e una progettualita’ diffusa, altrettanto vitale per la citta’ e per la sua crescita democratica”, conclude Vecchi.

“Il valore del processo messo in atto coi laboratori di cittadinanza tra Comune, associazioni, cittadini e reti informali – aggiunge l’assessore Montanari – ha come obiettivo ricostruire e tenere vivo il necessario rapporto di fiducia tra istituzioni e cittadini, su aspetti che riguardano le esigenze quotidiane delle persone e obiettivi concreti e fattibili”.