Brescello, nuovo sequestro contro Grande Aracri

4 dicembre 2015 | 11:14
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Brescello, nuovo sequestro contro Grande Aracri

I carabinieri hanno confiscato al fratello del boss Nicolino beni per due milioni di euro ubicati anche nelle province di Mantova e Crotone

BRESCELLO (Reggio Emilia) – Dalle prime ore di stamattina, nelle province di Reggio Emilia, Mantova e Crotone, i carabinieri del comando provinciale, con il supporto dei comandi Arma territorialmente competenti, stanno dando corso ad una vasta operazione antimafia con un sequestro preventivo di beni di 2 milioni di euro emesso nei confronti del pregiudicato Francesco Grande Aracri, 61 anni, residente a Brescello, considerato dagli inquirenti elemento apicale dell’articolazione ‘ndranghetista attiva in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto collegata alla cosca Grande Aracri di Cutro capeggiata da Nicolino Grande Aracri, fratello di Francesco.

L’attuale provvedimento, ancorchè autonomo,  segue la confisca dei beni per 3 milioni di euro, originata dal sequestro patrimoniale preventivo del 2013. Il provvedimento di oggi, firmato dal presidente del Tribunale di Reggio Caruso, è stato richiesto dalla Direzione distrettuale antimafia di Bologna che ha condiviso la richiesta dei carabinieri reggiani avanzata in seguito alle risultanze emerse nel corso della complessa indagine patrimoniale eseguita nei confronti di Franceso Grande Aracri, già condannato con sentenza definitiva per associazione di stampo mafioso.

La nuova ulteriore attività antimafia segue al sequestro del 2013 poi divenuto confisca di 1° grado nel 2015 e all’operazione “Zarina” del 2014, mentre nel 2015, a più riprese,  è scattata l’operazione “Aemilia”, tutte attività che vedono sempre nella D.D.A. di Bologna, nel tribunale di Reggio e nei carabinieri emiliani le istituzioni impegnate in prima linea nel contrasto alle infiltrazioni della ‘ndrangheta crotonese non solo in Emilia Romagna, ma anche Lombardia e Veneto.

Il sequestro operato oggi a carico di Francesco Grande Aracri riguarda beni per due milioni di euro ubicati anche nelle province di Mantova (Suzzara) e Crotone: 2 conti correnti e depositi bancari, 2 società di capitali, 7 appartamenti, 8 autorimesse,  svariati terreni edificabili e seminativi.