Botti, la Maramotti: “Da sempre attenti a benessere animali”

21 dicembre 2015 | 18:18
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Botti, la Maramotti: “Da sempre attenti a benessere animali”

L’assessore ribadisce che i proprietari dei cani che abbaiano non saranno multati e dice: “Investiamo centinaia di migliaia di euro per la loro cura e dignità”

REGGIO EMILIA – “Reggio Emilia è una città civile, ovviamente anche quando si tratta di benessere degli animali. La sensibilità della nostra città verso la tutela del benessere animale è la stessa di chi ama, e a ragione, gli animali. Serve ribadirlo, perché alcuni tendono a insinuare altro, per innescare e alimentare una polemica – quella sui botti di Capodanno – che non ha ragion d’essere. Un’attenzione civica e una cultura del rispetto, quella verso gli animali, che si sostiene e si dimostra attraverso fatti e numeri, che vale la pena citare.

Non prima, tuttavia, di aver ribadito che è totalmente falso e infondato dire che a Capodanno si possono esplodere i botti, una tradizione antica e diffusa, e intanto si multano i proprietari dei cani che abbaiano. Non è così e non è scritto in questi termini da nessuna parte. Nessun proprietario di cani viene multato a Reggio Emilia a Capodanno. Il Comune di Reggio non emana un’ordinanza che vieti i botti in quanto tale divieto sarebbe oggettivamente impossibile da applicare da parte delle autorità preposte ai controlli. La grande maggioranza dei Comuni italiani e reggiani, non a caso, non emana questo tipo di ordinanza proprio perché il principio di buona e razionale amministrazione prescrive che si emanino atti che possano trovare concreta applicazione. Vogliamo sostenere che tali Amministrazioni sono tutte nemiche giurate degli animali? Vogliamo affermare che in Italia domina l’inciviltà? Siamo seri…
Il Comune di Reggio Emilia promuove da anni, ad esempio, la prevenzione del randagismo, il controllo della popolazione canina e felina, la pacifica convivenza uomo-animale in ambito urbano, tramite la gestione del canile, del gattile e tutte le attività amministrative, gestionali e promozionali necessarie.

Una funzione importante viene svolta all’Anagrafe canina che assegna un codice di riconoscimento (microchip) che rappresenta, oltreché un adempimento previsto per legge, il sistema più efficace per il monitoraggio della popolazione canina presente sul territorio, finalizzato a combattere il fenomeno del randagismo. Il numero di cani iscritti nel 2014 all’Anagrafe canina è di 3.571 unità. Strumenti come l’Anagrafe canina hanno consentito alla Polizia municipale  di svolgere controlli efficaci, tali da aver permesso anche di recente di liberare e restituire cani, usati come ‘esca’ per l’elemosina, ai legittimi proprietari.

Sono stati preventivati a Bilancio 250mila euro di investimenti per la riqualificazione del Canile comunale di via Felesino; l’importo del bando di gara per la gestione annuale del Canile è pari a 94mila euro. La nuova gestione del Canile comunale procede con modalità rinnovate, in particolare modo volte ad incrementare le adozioni degli animali ospitati. I cani entrati al Canile comunale nel 2014 è di 161 unità; nello stesso anno sono stati adottati, grazie anche alle attività di sensibilizzazione di Comune, associazioni e media, 81 animali.

A Reggio Emilia vi sono 15 aree di sgambamento per i cani, l’ultima delle quali, a Rivalta, è stata realizzata del 2014. Per la tutela dei gatti, si gestiscono le colonie feline sul territorio tramite i volontari di un’associazione animalista che provvedono al benessere dei gatti liberi. L’attività principale è però svolta nella gestione dell’Oasi felina (Gattile) di via Felesino 4 dove sono ospitati i gatti i cui proprietari non hanno più la possibilità di gestirli e non sono in grado di sopravvivere liberi sul territorio.
Al gattile, sono entrati circa 190 animali, per un totale di presenze al 31 dicembre 2014  di 439 gatti. E i gatti adottati nel 2014 all’interno del gattile sono stati 229. E’ di  79mila euro l’importo annuo investito dal Comune per la gestione del gattile e delle colonie feline sul territorio, che ammontano a 186.

Per la tutela dei volatili è attiva la collaborazione con l’associazione Lipu-Croce Alata, che gestisce un Centro di soccorso per uccelli feriti rinvenuti sul territorio dai cittadini, dagli organi di vigilanza, da volontari e dalle associazioni. Francamente, trovo ingeneroso tacciare Reggio Emilia e il suo Comune di mancanza di sensibilità verso gli animali”.