Banche, dieci truffati Carife seguiti nel reggiano

17 dicembre 2015 | 18:57
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Banche, dieci truffati Carife seguiti nel reggiano

Federconsumatori punta a conciliazioni individuali

REGGIO EMILIA – Tanta preoccupazione ma danni limitati, a Reggio Emilia, dalla vicenda dei fallimenti bancari. Sono circa una decina i cittadini reggiani, perlopiu’ correntisti della Cassa di risparmio di Ferrara, che ad oggi si sono rivolti a Federconsumatori dopo aver perso i risparmi di una vita nel crac dell”istituto di credito.

Alcuni di questi sono stati indirizzati dall’associazione dei consumatori reggiana ai colleghi di Ferrara, che stanno gestendo in queste ore migliaia di casi di clienti infuriati. A Reggio, invece, dove il default delle banche ha per il momento efetti tutto sommato limitati, il centralino di Federconsumatori risulta pero’ bollente, con decine di chiamate per richieste di informazioni e chiarimenti su quanto sta succedendo e se anche a loro sono stati ceduti titoli a rischio (le cosiddette obbligazioni subordinate).

Il punto della situazione emerge dall’incontro promosso questa mattina da Federconsumatori nella sede della Camera del Lavoro di Reggio, in cui sono intervenuti il presidente dell’associazione provinciale Giovanni Trisolini e il vice presidente nazionale Sergio Veroli, River Tagliavini (ex bancario, ora dirigente Spi-Cgil) e i consulenti finanziari indipendenti Massimo Guerrieri e Antonello Cattani.

Il governo nelle ultime ore ha lanciato un’ancora di salvataggio, con l’annuncio dell’istituzione di un fondo per chi e’ stato ingannato dai funzionari delle banche in crisi. Ma Federconsumatori accoglie tiepidamente la proposta dell’arbitrato che assegnera’ i risarcimenti ed esclude anche la possibilita” di una class action.

“Difenderemo i cittadini uno per uno – afferma Veroli – che sono per la maggior parte dei risparmiatori e non, come qualcuno afferma, degli speculatori”. Il dirigente di Federconsumatori esclude poi l’ipotesi di un’azione legale collettiva: “Non e’ applicabile perche’ i diritti non sono tutti uguali”. L’arbitrato proposto dal governo, invece, “non e’ una follia, ma bisogna vedere come verra’ gestito”.

A questo punto la strada rimasta, prosegue Veroli, “e’ quella della conciliazione pacifica, caso per caso, con le banche. Ma per farla bisogna essere in due”. Il vicepresidente dell”associazione dei consumatori punta poi il dito contro le regole sul controllo delle banche: “Le banche sono state gestite malissimo, e da gennaio entrera’ in vigore un nuovo sistema di vigilanza per cui eventuali perdite non potranno piu’ essere sanate dallo Stato ma ricadranno sugli azionisti e i risparmiatori”.

C’e’ quindi bisogno, “di una modifica radicale del sistema di vigilanza delle banche”. E a questo proposito, conclude Veroli, “e’ gravissimo che Abi, Consob, e la Banca d’Italia che dovevano vigilare non hanno nemmeno chiesto scusa ai cittadini, che oggi sono traditi dalle persone di cui si fidavano nelle banche e di fatto abbandonati dalle istituzioni” (Fonte Dire).