Aemilia, processo a Reggio: il ministero vuole garanzie

3 dicembre 2015 | 19:49
Share0
Aemilia, processo a Reggio: il ministero vuole garanzie

Vertice a Roma stamattina. La sede รจ ancora in forse: non convince il tema della sicurezza. Il presidente degli avvocati Mazza: โ€œSono trasecolatoโ€

REGGIO EMILIA โ€“ Non eโ€™ ancora certo che la seconda fase del maxi-processo Aemilia contro la โ€˜ndrangheta in Emilia-Romagna si possa celebrare a Reggio Emilia. La Regione eโ€™ disposta a pagare anche per lโ€™allestimento di unโ€™aula-bunker, come giaโ€™ fatto per lโ€™udienza preliminare a Bologna, e il Comune di Reggio eโ€™ pronto a collaborare.

Ma il ministero della Giustizia vuole avere in mano un progetto preciso e puntuale prima di dare lโ€™ok, con verifiche soprattutto dal punto di vista della sicurezza e dellโ€™ordine pubblico. Eโ€™ quanto emerge dal vertice che si eโ€™ svolto questo pomeriggio a Roma al ministero, convocato dal capo di gabinetto del dicastero, Giovanni Melillo, a cui hanno partecipato il presidente della Corte dโ€™appello di Bologna Giuseppe Colonna, il procuratore generale presso la corte dโ€™appello reggente, il presidente del Tribunale di Reggio Emilia Francesco Maria Caruso, il governatore dellโ€™Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il prefetto reggiano Raffaele Ruberto e il presidente del locale Consiglio dellโ€™Ordine degli avvocati, Franco Mazza.

Il ministero, si legge in una nota di via Arenula, โ€œha assicurato ai rappresentanti delle competenti autoritaโ€™ giudiziarie emiliane il piuโ€™ ampio supporto delle sue competenti articolazioni, per verificare le ipotesi di celebrare il processo nella sede del tribunale territorialmente competente, allo stato tuttavia โ€“ si sottolinea โ€“ ancora prive di sostanziale contenutoโ€. Queste verifiche โ€œdovranno svolgersi nei prossimi giorni e dovranno comprendere anche i relativi, rilevanti profili di gestione dellโ€™ordine pubblico e della sicurezza delle condizioni di svolgimento del processoโ€, precisa il ministero.

Dal canto loro, il presidente della Corte dโ€™appello e il procuratore generale di Bologna โ€œsi sono riservati di comunicare al ministero lโ€™esito delle verifiche, da condursi insieme al presidente del Tribunale di Reggio Emilia e con il supporto delle strutture tecniche ministeriali โ€“ riferisce ancora il ministero โ€“ tenendo conto anche della disponibilitaโ€™ offerta dalle competenti istituzioni regionali e comunali a sostenere eventuali, idonei progetti alternativi alla messa a disposizione, cosiโ€™ come avviene ordinariamente in casi analoghi, di idonee aule protette nel piuโ€™ vicino distretto giudiziarioโ€.

Insomma, sulla sede del processo Aemilia โ€œnon cโ€™eโ€™ ancora una decisione โ€“ sintetizza il sottosegretario alla presidenza della Regione, Andrea Rossi, parlando alla โ€Direโ€ โ€“ la riunione peroโ€™ eโ€™ stata positiva, da parte del ministero non cโ€™eโ€™ alcuna preclusione al progetto. Nei prossimi giorni, gli organismi preposti a individuare la sede del dibattimento faranno le loro valutazioni sulla fattibilitaโ€™โ€ dellโ€™operazione. Come Regione (che per ora non ha chiesto un contributo economico al ministero), โ€œabbiamo comunque riaffermato lโ€™importanza di mantenere il processo in Emilia-Romagna, anche dal punto di vista politico โ€“ ci tiene a ribadire Rossi โ€“ rappresentando cosiโ€™ il sentimento diffuso della nostra comunitaโ€™โ€.

Come ammette lui stesso torna a casa โ€œcon le pive nel saccoโ€ il presidente dellโ€™Ordine degli avvocati di Reggio Franco Mazza, al termine dellโ€™incontro fiume di oltre tre ore al ministero della Giustizia sulle sorti del processo Aemilia. Un vertice concluso con una sostanziale chiusura del ministero allโ€™ipotesi di celebrare le udienze in una tensostruttura nel cortile del tribunale reggiano e apre invece le porte alle opzioni Milano o Firenze.

โ€œSono trasecolato โ€“ commenta alla โ€Direโ€ lโ€™avvocato Mazza โ€“ dopo tutti gli sforzi fatti il ministero, che doveva far applicare le regole sul giudice naturale, ha opposto la richiesta di ulteriori garanzie, in particolare sulla sicurezzaโ€. Personalmente, โ€œanche se hanno detto che il processo si faraโ€™ dove ci sono le maggiori garanzie penso che non fossero interessati fin dallโ€™inizio, avendo due strutture come Firenze e Milano giaโ€ pronteโ€, aggiunge il presidente dellโ€ordine forense reggiano. Ma โ€œil processo โ€“ rimarca Mazza โ€“ deve essere fatto in Emilia percheโ€™ i guai li abbiamo fatti quiโ€ (fonte Dire).