Aemilia, processo a Reggio: il ministero vuole garanzie

Vertice a Roma stamattina. La sede รจ ancora in forse: non convince il tema della sicurezza. Il presidente degli avvocati Mazza: โSono trasecolatoโ
REGGIO EMILIA โ Non eโ ancora certo che la seconda fase del maxi-processo Aemilia contro la โndrangheta in Emilia-Romagna si possa celebrare a Reggio Emilia. La Regione eโ disposta a pagare anche per lโallestimento di unโaula-bunker, come giaโ fatto per lโudienza preliminare a Bologna, e il Comune di Reggio eโ pronto a collaborare.
Ma il ministero della Giustizia vuole avere in mano un progetto preciso e puntuale prima di dare lโok, con verifiche soprattutto dal punto di vista della sicurezza e dellโordine pubblico. Eโ quanto emerge dal vertice che si eโ svolto questo pomeriggio a Roma al ministero, convocato dal capo di gabinetto del dicastero, Giovanni Melillo, a cui hanno partecipato il presidente della Corte dโappello di Bologna Giuseppe Colonna, il procuratore generale presso la corte dโappello reggente, il presidente del Tribunale di Reggio Emilia Francesco Maria Caruso, il governatore dellโEmilia-Romagna Stefano Bonaccini, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, il prefetto reggiano Raffaele Ruberto e il presidente del locale Consiglio dellโOrdine degli avvocati, Franco Mazza.
Il ministero, si legge in una nota di via Arenula, โha assicurato ai rappresentanti delle competenti autoritaโ giudiziarie emiliane il piuโ ampio supporto delle sue competenti articolazioni, per verificare le ipotesi di celebrare il processo nella sede del tribunale territorialmente competente, allo stato tuttavia โ si sottolinea โ ancora prive di sostanziale contenutoโ. Queste verifiche โdovranno svolgersi nei prossimi giorni e dovranno comprendere anche i relativi, rilevanti profili di gestione dellโordine pubblico e della sicurezza delle condizioni di svolgimento del processoโ, precisa il ministero.
Dal canto loro, il presidente della Corte dโappello e il procuratore generale di Bologna โsi sono riservati di comunicare al ministero lโesito delle verifiche, da condursi insieme al presidente del Tribunale di Reggio Emilia e con il supporto delle strutture tecniche ministeriali โ riferisce ancora il ministero โ tenendo conto anche della disponibilitaโ offerta dalle competenti istituzioni regionali e comunali a sostenere eventuali, idonei progetti alternativi alla messa a disposizione, cosiโ come avviene ordinariamente in casi analoghi, di idonee aule protette nel piuโ vicino distretto giudiziarioโ.
Insomma, sulla sede del processo Aemilia โnon cโeโ ancora una decisione โ sintetizza il sottosegretario alla presidenza della Regione, Andrea Rossi, parlando alla โDireโ โ la riunione peroโ eโ stata positiva, da parte del ministero non cโeโ alcuna preclusione al progetto. Nei prossimi giorni, gli organismi preposti a individuare la sede del dibattimento faranno le loro valutazioni sulla fattibilitaโโ dellโoperazione. Come Regione (che per ora non ha chiesto un contributo economico al ministero), โabbiamo comunque riaffermato lโimportanza di mantenere il processo in Emilia-Romagna, anche dal punto di vista politico โ ci tiene a ribadire Rossi โ rappresentando cosiโ il sentimento diffuso della nostra comunitaโโ.
Come ammette lui stesso torna a casa โcon le pive nel saccoโ il presidente dellโOrdine degli avvocati di Reggio Franco Mazza, al termine dellโincontro fiume di oltre tre ore al ministero della Giustizia sulle sorti del processo Aemilia. Un vertice concluso con una sostanziale chiusura del ministero allโipotesi di celebrare le udienze in una tensostruttura nel cortile del tribunale reggiano e apre invece le porte alle opzioni Milano o Firenze.
โSono trasecolato โ commenta alla โDireโ lโavvocato Mazza โ dopo tutti gli sforzi fatti il ministero, che doveva far applicare le regole sul giudice naturale, ha opposto la richiesta di ulteriori garanzie, in particolare sulla sicurezzaโ. Personalmente, โanche se hanno detto che il processo si faraโ dove ci sono le maggiori garanzie penso che non fossero interessati fin dallโinizio, avendo due strutture come Firenze e Milano giaโ pronteโ, aggiunge il presidente dellโordine forense reggiano. Ma โil processo โ rimarca Mazza โ deve essere fatto in Emilia percheโ i guai li abbiamo fatti quiโ (fonte Dire).