Aemilia, Cgil, Cna e M5S: “Il processo deve restare a Reggio”

1 dicembre 2015 | 15:19
Share0
Aemilia, Cgil, Cna e M5S: “Il processo deve restare a Reggio”

Il sindacato, l’associazione di categoria e il Movimento 5 Stelle sono pronti a battersi per mantenere il processo a Reggio

REGGIO EMILIA – “Siamo pronti a batterci per mantenere il processo Aemilia a Reggio”. Con queste parole Fabio Bezzi, direttore della Cna reggiana, risponde oggi all’appello lanciato dai vertici di Legacoop Emilia Ovest sulla necessita’ di unire istituzioni e forze economiche e della provincia per evitare il trasferimento delle udienze a Firenze.

“Non vogliamo il processo a Firenze perche’ non vogliamo rimuovere cio’ che e’ successo o far finta che si tratti di una realta’ lontana. La nostra citta’ vuole sapere la verita’. Non accettiamo di essere tagliati fuori”, spiega Bezzi, confermando quindi il pieno sostegno dell’associazione. Positivo per il direttore anche il primo passo fatto dalla Regione (che si e’ detta disposta ad accollarsi le spese) e l’impegno del Comune che si e’ attivato con i suoi tecnici per valutare sedi alternative.

“Auspichiamo – prosegue Bezzi – che nella riunione di giovedi’ il ministero si pronunci a favore della fattibilita’ del processo a Reggio”. Conclude quindi il direttore di Cna: “E’ nostro dovere civico e morale per il nostro passato ma anche e soprattutto per il nostro futuro, fare il possibile per arrivare in fondo alla verita’ e ridare al nostro territorio la dignita’ che merita, dimostrando alle nuove generazioni che la democrazia e liberta’ che hanno reso Reggio Emilia un punto di riferimento importante, sono ancora vive nella coscienza di imprenditori e cittadini onesti, nonostante mafia e criminalita” facciano di tutto per abbatterle”.

La Cgil
Sull’argomento interviene anche la Cgil secondo la quale il processo Aemilia a Reggio Emilia “si puo’ e si deve fare”. La Cgil reggiana, assieme a quelle di altri territori emiliani si e’ costituita parte civile nel processo, e si schiera oggi contro l’ipotesi di un trasferimento delle udienze nel Tribunale di Firenze. “Soprattutto perche’ – spiega il sindacato – la sua celebrazione puo’ rappresentare il vero punto di svolta nel contrasto all’infiltrazione della criminalita’ organizzata nel nostro territorio”.

La fase pubblica del dibattimento, inoltre, “permettera’ alla societa’ reggiana di toccare con mano, meglio che con mille convegni, una realta’ di cui tuttora manca la percezione complessiva della dimensione e profondita’”. Quindi, prosegue la Cgil, “anche noi chiediamo con forza che il processo si svolga a Reggio Emilia, in uno spazio adatto ad ospitare non solo giudici, imputati ed avvocati, ma anche i rappresentanti delle parti civili, gli operatori dell’informazione locale ma soprattutto un pubblico che auspichiamo numeroso, a partire dagli studenti delle scuole superiori”.

A questo proposito, la Camera del lavoro non comprende “per quale motivo sia stata scartata la possibilita’ di allestire a questo scopo alcuni locali nel complesso fieristico di via Filangeri” che, “oltre agli indubbi vantaggi logistici, rappresenta secondo noi la miglior soluzione anche in termini di costi benefici operativi”. Infatti “di sicuro spostare giudici, atti e cancellieri del Tribunale di Reggio per anni in un’altra citta’ costerebbe alla fine molto di piu’, oltre che sguarnire l’attivita’ ordinaria dello stesso Tribunale, che pur deve proseguire”.

Un altro punto delicato, di cui per la Cgil “non si parla a sufficienza”, e’ poi la sorveglianza. Un problema, quello per cui nel corso del processo verrebbero sottratti agenti alle forze dell’ordine locali, “che non si puo’ supplire con la buona volonta” o le risorse degli enti locali, se anche ci fossero”. Da qui l’appello della Cgil ai ministeri della Giustizia e degli Interni ed al Governo che “hanno il dovere di mettere il tribunale e la citta’ di Reggio Emilia nelle condizioni di esercitare in modo adeguato il diritto ad avere qui il dibattimento, provvedendo agli allestimenti ed alle dotazioni di organico necessarie”. I “cittadini reggiani che pagano le tasse, ed i lavoratori ed i pensionati che rappresentiamo sono certamente tra questi, hanno diritto ad avere uno Stato che funziona”, conclude il sindacato.

Il M5S
Il deputato del M5S, Maria Edera Spadoni, scrive: “Il M5S  prende a cuore le sorti del processo Aemilia e accoglie l’appello lanciato da Caruso, Presidente del Tribunale, affinché non venga trasferito nell’Aula bunker di Firenze; ci deve essere una precisa volontà politica per destinare i soldi che, come richiesto, servirebbero per svolgere questo processo -così importante e delicato- nella nostra città. Sappiamo benissimo che Reggio Emilia rappresenta il cuore dell’insediamento ‘ndranghetista e, come tale, abbiamo la necessità che abbia luogo nella nostra città. Presenterò in Aula un ordine del giorno nella legge di stabilità -che approderà alla Camera il prossimo 14 dicembre- affinché il Governo si impegni a destinare, con la massima urgenza, i fondi necessari. A tal proposito, anche la mia collega Elisa Bulgarelli -senatrice M5S in Commissione giustizia- presenterà un emendamento all’interno del decreto emergenze economiche affinché sia destinato un finanziamento a favore del Comune di Reggio Emilia pari 150 mila euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016”.