Acqua pubblica, il piano approvato dal Consiglio

14 dicembre 2015 | 20:13
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Acqua pubblica, il piano approvato dal Consiglio

Il piano Caia-Vecchi che è stato approvato dal consiglio comunale prevede l’affidamento ad una società mista a controllo pubblico con un partner privato operativo di minoranza. Il sindaco Vecchi: “Accettiamo consigli, ma non lezioni”

REGGIO EMILIA – Il piano Caia-Vecchi che è stato approvato dal consiglio comunale prevede l’affidamento ad una società mista a controllo pubblico con un partner privato operativo di minoranza per la gestione dell’acqua pubblica. Il Consiglio locale (l’assemblea dei sindaci reggiani) discuterà la scelta di affidare il servizio idrico ad una società mista a controllo pubblico.

Sarà la nuova società che – una volta selezionato un partner privato – diventerà titolare della concessione del Servizio Idrico Integrato del territorio di Reggio Emilia. Sarà messa in vendita di una quota compresa tra il 40 ed il 49% della Società pubblica attraverso la selezione di un partner che abbia la capacità di condurre la gestione del servizio.

Con una procedura di selezione, verrebbe individuato un soggetto che abbia le caratteristiche per diventare socio e acquisire la gestione operativa del servizio. La selezione non mette a gara la titolarità della concessione, che sarebbe in capo alla società mista.

Assetto della concessione
La concessione sarà in capo alla Società mista (posseduta al 51-60% dai comuni reggiani). Le funzioni legate alla titolarità della concessione (da definire) saranno in capo alla Società mista. La gestione operativa sarà in capo al partner di minoranza di cui si chiederà una dimensione locale. Verrà stipulato un contratto di servizio tra Atersir, Società mista e partner privato.

Aspetti positivi
La titolarità della concessione si sposta da un’azienda quotata di dimensione interregionale a maggioranza pubblica ad un’azienda mista di dimensione provinciale controllata dagli enti locali reggiani. Maggiore vicinanza al territorio. L’indebitamento necessario per gli investimenti non ancora ammortati e per quelli futuri sarà in capo al partner di minoranza e non avrà alcuna incidenza sui bilanci e sulla contabilità della pubblica amministrazione.

Aspetti da chiarire
Adeguamento del quadro economico-finanziario al nuovo assetto. Riconoscimento di questo quadro da parte di Atersir e conseguente affidamento. Definizione puntuale delle funzioni dei diversi soggetti.

Il sindaco Vecchi: “Accettiamo consigli, ma non lezioni”
La proposta che i sindaci reggiani si apprestano a votare “non e’ una mediazione ma una scommessa”, e non chiudera’ il confronto con il comitato per l’acqua pubblica. Lo garantisce il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi intervenendo questa sera, dopo oltre tre ore di dibattito in Consiglio comunale, sul tema dell’assegnazione del servizio idrico del territorio. Il primo cittadino, in premessa, elogia il comitato, “che da’ un contributo alla civilta’ della citta’ e la rende piu’ ricca”, sottolineando che “su un tema come l’acqua si e’ raggiunto in questa citta” un livello di confronto, anche se aspro, che non ha eguali a livello nazionale”.

Vecchi rimarca inoltre che “la risorsa dell’acqua come bene comune e’ stata gestita con cura da amministratori e cittadini da generazioni. Lo dimostra il fatto che abbiamo perdite dell’ordine del 6%, contro il 50% di altri territori nazionali”. Per cui, “accettiamo consigli ma non lezioni”, dice il sindaco. Il riferimento e’ in particolare alle critiche avanzate dal Movimento 5 stelle a cui Vecchi non risparmia una stoccata: “Quando Pizzarotti fara’ l’acqua pubblica noi ci adegueremo”.

Cio’ detto il sindaco torna a ribadire i motivi per cui la societa’ speciale chiesta dai cittadini non e’ fattibile: “Nascerebbe con dei debiti a carico che non posso sottovalutare in nome della buona amministrazione che ritengo doverosa”.