Turchia, ucciso a Diyarbakir capo degli avvocati curdi

28 novembre 2015 | 15:57
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Turchia, ucciso a Diyarbakir capo degli avvocati curdi

In una sparatoria durante una conferenza stampa. Avvocato per i diritti umani molto noto nel Paese era stato in carcere per aver sostenuto in tv di non considerare il Pkk una organizzazione terroristica

REGGIO EMILIA – Tahir Elci, capo dell’associazione degli avvocati curdi è stato ucciso in una sparatoria a Diyarbakir capitale del kurdistan turco. Secondo le prime informazioni, è stato raggiunto da colpi di pistola durante un incontro pubblico. L’attacco sarebbe arrivato da un’auto. A riferirlo il ministro degli Interni  turco che ha spiegato che un’indagine è stata avviata nominando 4 ispettori.

La sparatoria è avvenuta dopo una conferenza stampa nel centro storico di Sur – ora messo sotto coprifuoco – in cui Elci e altri avvocati avevano denunciato i danni provocati dal conflitto tra l’esercito e il Pkk curdo. Avvocato per i diritti umani molto noto in Turchia, Tahir Elci era stato arrestato e poi rilasciato in attesa di giudizio il mese scorso per aver sostenuto durante una trasmissione tv di non considerare il Pkk un’organizzazione terroristica, come invece ritenuto da Ankara.

Ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan: “Ho appena saputo che il presidente dell’Associazione degli avvocati Tahir Elci è morto e che un poliziotto è stato ucciso. Questo incidente mostra quanto sia nel giusto la Turchia nella sua lotta determinata contro il terrorismo”. Difficile tuttavia pensare che il Pkk possa avere ucciso un’avvocato sicuramente non ostile alle sue posizioni e difficile anche pensare che lo possa avere fatto l’Isis. Le indagini, dunque, dovrebbero portare altrove a un altro tipo di terrorismo.