Stabilità, sos dei sindacati per taglio a Caf e patronati

20 novembre 2015 | 15:53
Share0
Stabilità, sos dei sindacati per taglio a Caf e patronati

Cgil, Cisl e Uil incalzano i parlamentari: contraccolpi su ceti deboli

REGGIO EMILIA – No ai tagli del finanziamento per Patronati e centri di assistenza fiscale previsti nella Legge di stabilita’, e pari rispettivamente a 48 e 100 milioni. A ribadirlo oggi le segreterie di Reggio Emilia di Cgil-Cisl-Uil, che anche sul territorio lanciano iniziative per contrastare il disegno di legge in materia che sara’ discusso alla Camera.

E al quale e’ stato gia’ presentato un emendamento che impedisca i tagli proposti dal governo. Inoltre, proprio a sostegno della discussione parlamentare, le tre organizzazioni hanno promosso un incontro con i parlamentari reggiani il prossimo 27 novembre.

“Se verra’ confermata la riduzione dei compensi di cento milioni di euro annui prevista dalla Legge di stabilita’ non avremo altra scelta che ridurre i costi e a soffrirne sarebbero maggiormente le persone anziane e i ceti piu’ deboli che non hanno gli strumenti per orientarsi nella materia fiscale”, evidenziano per i patronati Mariagrazia Pioli, direttore Inca-Cgil, Lorenzo Bonini, direttore Inas Cisl, e Maurizio Zurolo, direttore Ital Uil, insieme ai responsabili dei Caf Claudia Beneventi e William Leoni (Teorema Cgil), Franco Saracino (Caf Cisl) e Cristina Ferrero (Caf Uil).

E il tutto, per giunta, con un peggioramento di un servizio molto utilizzato dai cittadini. I patronati reggiani sono infatti presenti in 73 sedi, capillarmente dislocate sul territorio e impiegano 90 dipendenti. E sono circa 250.000 i cittadini che vi si sono rivolti nell’ultimo anno attivando 150.000 pratiche assistenziali di vario tipo. Ai Caf, invece, sono state compilate nell”ultimo anno oltre 106.000 domande di 730, oltre 17.000 dichiarazioni Isee, oltre 21.000 modelli Red e quasi 8.000 dichiarazioni di responsabilita’ per i titolari di pensione di invalidita’ civile.