Rinnovo contratto, la Fiom: “La paura non ci negherà la piazza”

16 novembre 2015 | 15:30
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Rinnovo contratto, la Fiom: “La paura non ci negherà la piazza”

Dopo gli attentati a Parigi, le “tute blu”, i cui direttivi si sono riuniti oggi al Pigal, sono in attesa del responso delle autorita’ di sicurezza romane sulla possibilita’ di effettuare la manifestazione di sabato

REGGIO EMILIA – Fiom-Cgil dell’Emilia-Romagna in piazza contro la paura e per il rinnovo del contratto nazionale. I direttivi di tutte le organizzazioni regionali dei metalmeccanici, riuniti questa mattina a Reggio Emilia con oltre 400 delegati, confermano infatti la manifestazione nazionale indetta a Roma per sabato prossimo, con oggetto la piattaforma per il rinnovo del contratto collettivo (almeno dal 2008 oggetto di accordi separati), di recente sottoposta al voto dei lavoratori.

Dopo gli attentati a Parigi, le “tute blu” della Cgil sono in queste ore in attesa del responso delle autorita’ di sicurezza romane sulla possibilita’ di effettuare la manifestazione. Ma l’orientamento emerso questa mattina, illustrato dal segretario regionale della Fiom Bruno Papignani e da Michela Spera, della segreteria nazionale, e’ chiaro. “Dobbiamo insistere per respingere la logica della violenza e del terrore”, auspica Papignani, sottolineando che “gia’ in queste ore quanto accaduto viene utilizzato per renderci meno liberi. Ma il Papa ci ha dato una mano: se si fa il Giubileo, anche noi possiamo manifestare”.

E ancora: “Dopo quello che e’ avvenuto in Francia, ho sentore che possa esserci qualche disdetta, ma non dobbiamo assolutamente sottovalutare questa manifestazione”. Inoltre, aggiunge, “subito dopo il 21 ho proposto a Maurizio (Landini, ndr) che si riunisca un comitato centrale straordinario per impostare un’analisi sugli attentati parigini e una campagna di discussione che deve andare anche oltre il sindacato e coinvolgere tutta la societa’”.

Sulla stessa linea Michela Spera, della segreteria nazionale Fiom: “Ci auguriamo, come fanno tutte le Istituzioni democratiche che i fatti di Francia, non incidano sul livello di partecipazione democratica e ci adoperiamo affinche’ questo non accada”.

La manifestazione del 21 “assume ancora piu’ importanza” dopo i fatti di Parigi ed e’ fondamentale “per riconquistare il contratto nazionale, ma anche contrastare le leggi, come il Jobs act, che il Governo Renzi senza nessun consenso tra la gente ha messo in campo per attaccare i diritti sociali a partire da quello alla contrattazione che viene messo in discussione”, ricorda poi Spera.

Intanto la piattaforma proposta dalla Fiom sul contratto nazionale ha raggiunto, stando ai primi risultati (i numeri non sono ancora completi), precentuali di consenso superiori al 90% a livello regionale e a Reggio. Il documento, che insiste anche su alcuni aspetti del Jobs act come il demansionamento e la sorveglianza dei lavoratori, prevede inoltre l’istituzione di un salario annuo e il tramonto definitivo degli accordi separati.

“In alcune aziende – spiega Papignani – si sta ancora votando, ma i dati che conosco in termini di partecipazione e consenso sono superiori al 90%. Quindi davvero un consenso che rafforza la trattativa”. Dal segretario regionale Fiom, tra l’altro, arriva un plauso alla Cgil per il nulla osta, “che non era scontato”, alla consultazione. A Reggio Emilia il referendum si e’ svolto 120 aziende circa, coinvolgendo oltre 7.000 lavoratori.

“Pensiamo di arrivare a 9.000 – dice il segretario Fiom di Reggio, Sergio Guaitolini – ma che il 95% dei lavoratori abbia gia’ dato il proprio assenso con voto segreto alla piattaforma, e’ il segno che hanno capito che non si tratta di un rinnovo, ma di una riconquista del contratto messo in discussione”. Ai primi di dicembre, la Fiom incontrera’ le Confindustrie di Modena, Bologna e Ferrara. Unindustria Reggio, invece, ha risposto picche alla richiesta di modifiche alle contrattazioni aziendali per depotenziare il Jobs act (Fonte Dire).