Percorso per i non vedenti: dalla stazione alla via Emilia

23 novembre 2015 | 19:18
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Percorso per i non vedenti: dalla stazione alla via Emilia

Gli interventi per la realizzazione, previsti tra aprile e agosto 2016, prevederanno un costo di 100mila euro

REGGIO EMILIA – La nostra città avrà presto un nuovo percorso pedonale tattile destinato ad accompagnare le categorie più deboli, e in particolare i non vedenti, dalla stazione ferroviaria centrale alla Via Emilia, cuore culturale e commerciale della città. Il progetto si sviluppa all’interno di “Reggio Emilia, città senza barriere: mi muovo e mi oriento” e comporterà la realizzazione di un percorso dedicato, l’ammodernamento di alcuni impianti semaforici strategici e il riallestimento di alcune parti della viabilità pedonale.

Gli interventi per la realizzazione del percorso, previsti tra aprile e agosto 2016, prevederanno un costo di 100mila euro, di cui il 60% proveniente da un contributo statale e il 40% in quota parte in carico al Comune di Reggio Emilia. Il progetto, redatto dal Servizio Reti e Infrastrutture del Comune di Reggio Emilia e dal Criba (Centro Regionale di Informazione sul Benessere Ambientale), prevede differenti aree d’azione: tra piazzale Marconi e via Emilia San Pietro, dopo alcuni interventi che miglioreranno il fondo stradale ed elimineranno gli elementi percepibili come barriere, si realizzerà il percorso tattile con riconoscibilità dei punti di accesso ed in particolare delle linee di trasporto pubblico, che arriverà fino all’inizio del porticato della via Emilia.

Contestualmente saranno anche collocati, in corrispondenza dei passaggi pedonali su via Eritrea, viale Piave e di via Emilia San Pietro, nuovi impianti semaforici con dispositivo di segnalazione acustica, che andranno a sostituire quelli esistenti. I miglioramenti del manto stradale interesseranno anche viale IV Novembre, come anche l’utilizzo di particolari codifiche che indichino direzioni, la presenza di pericoli, svolte e servizi.

Verso Piazzale tricolore (porta San Pietro) si prevede la realizzazione di una cordolatura di separazione tra marciapiede e parcheggio adiacente. Anche in viale Monte San Michele si prevede di effettuare un restringimento delle corsie stradali per ridurre i tempi di attraversamento dei pedoni e, insieme, aumentare la sicurezza rallentando l’immissione delle auto nel tratto.

Gli interventi previsti si inseriscono nel progetto cittadino di rimozione delle barriere architettoniche, convergendo allo stesso tempo a garantire sicurezza e fruibilità ai percorsi urbani.

“Credo che questo intervento – afferma l’assessore alla mobilità Mirko Tutino – sia importante per due ragioni. Innanzitutto è un risultato del lavoro di coordinamento tra chi conosce e vive il tema dell’accessibilità e chi progetta i lavori pubblici. Non sempre questo coordinamento e questa capacità di progettazione congiunta in passato c’è stata e credo che il progetto Reggio Emilia ‘Città senza barriere’ abbia successo proprio perché ha queste ricadute concrete. Il secondo motivo è legato al fatto che l’intervento non è il mero adeguamento di un semaforo o di un attraversamento pedonale, ma sceglie un percorso tra i più frequentati della città e lo trasforma nella sua interezza, rendendolo universalmente accessibile e sicuro. Questo intervento sarà di esempio per altre aree della città, non ci fermiamo certo qui”.

Annalisa Rabitti, presidente di Farmacie comunali riunite spiega: “Arricchirsi grazie alle differenze. Questo è quello che sta accadendo nella nostra città. Lavorare assieme, collaborare, mettere al servizio della città esperienze, professionalità e vite personali, per trovare soluzioni e dare vita a progetti pieni di senso. Questo ne è un esempio, un bell’esempio: Unione Italiana Ciechi, Criba e Amministrazione comunale hanno trovato una strada per fare cose, e rendere, a piccoli passi, migliore la nostra città. E aggiungo una considerazione personale: in questo tempo, in questo ascolto, in questo Noi che sta nascendo, è bello scoprire di avere incontrato persone e idee che non si stavano cercando, e lasciarsi stupire da questa ricchezza”.