Mediopadana, Delrio: “Lavorerò per il collegamento con la A1”

23 novembre 2015 | 17:44
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Il ministro delle Infrastrutture ha partecipato al centro Malaguzzi al convegno “Prossima fermata: domani”, promosso da Car Server. Prodi rimpovera Vecchi: mancano i cartelli in autostrada

REGGIO EMILIA – “L’area di sosta dell’autostrada è un progetto in cui abbiamo sempre creduto e sono contento che Vecchi spinga per arrivarci. Io cercherò di dare una mano”. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha detto oggi che cercherà di fare il possibile perché il collegamento fra la A1 e la stazione Mediopadana venga fatto. Si tratterebbe di un passo avanti importante per potenziare l’intermodalità dell’hub.

L’ex sindaco di Reggio ha partecipato al centro Malaguzzi al convegno “Prossima fermata: domani”, promosso da Car Server in collaborazione con il Comune, la Camera di Commercio e Iren Rinnovabili. Il programma prevedeva un primo intervento del presidente di CarServer Agostino Alfano, organizzatore dell’evento. Poi Giulio Santagata che ha presentato una ricerca di Nomisma sulla Av di Reggio Emilia.

A seguire l’intervento di Romano Prodi e subito dopo una tavola rotonda moderata dal giornalista della Repubblica Marco Panara alla presenza degli amministratori delegati di Ferrovie dello Stato Michele Marco Elia, di Nuovo Trasporto Viaggiatori Flavio Cattaneo, di Seci Real Estate Giuliano Montagnini (gruppo industriale Maccaferri) con il sindaco Luca Vecchi e la conclusione dei lavori affidata a Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e trasporti.

Tra i presenti in sala anche l’ex sindaco di Reggio Antonella Spaggiari (da cui parti’ l’idea stessa della Mediopadana), fino al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, la senatrice Maria Mussini, e rappresentanti dell’Unione parmense degli industriali

Delrio ha anche parlato della privatizzazione di Ferrovie dello Stato di cui il governo vuole mettere sul mercato un 40%. Ha detto: “Ferrovie dello Stato sono un’azienda importante e delicata e spostano milioni di persone ogni giorno. Le cose vanno fatte con calma e ragionevolezza, come abbiamo fatto con Poste”. E sulla Mediopadana ha aggiunto: “E’ molto bello che la scommessa della Mediopadana sia stata vinta. Ora si deve andare a potenziare il suo ruolo di hub di area vasta per fare in modo che sia uno strumento di sviluppo di questa città”.

Gli fa eco un altro reggiano, Romano Prodi, che, sulla Mediopadana, dice: “Oggi ci voglion venti minuti per arrivare a Bologna e quaranta a Milano. Con le case che costano un terzo e i buoni servizi che abbiamo a Reggio, bisogna vendere bene questa grande occasione”.

Ne è convinto anche il sindaco Luca Vecchi che aggiunge: “Nelle prossime settimane arriverà a gara la gestione della sosta e questo consentirà di migliorare il sistema dei servizi con una maggiore sicurezza della sosta. Stiamo lavorando con Rfi per migliorare il più possibile gli spazi interni e poi credo che la stazione vada inserita in un progetto più ampio e strategico di promozione della città per attrarre un maggiore numero di passeggeri e di investimenti”.

Più tardi, durante il convegno, aggiungerà: “Intorno alla stazione Av Mediopadana non è prevista e non nascerà un’altra città, una Reggio Due. Lo sviluppo quantitativo è alle spalle. Lo sviluppo basato sulla rendita fondiaria non ci interessa. Reggio Emilia punta, in continuità con gli anni più recenti, su uno sviluppo qualitativo, con forti contenuti di innovazione, basato sulle competenze distintive del territorio e aperto a un’economia della conoscenza. La nostra città, con la sua Amministrazione comunale, segue politiche urbanistiche in cui i processi di riqualificazione sono elemento qualificante e forte. In queste due linee – lo sviluppo sostenibile e innovativo ed il riuso/riqualificazione dei beni immobili, senza consumo di suolo – si inseriscono azioni come la rigenerazione dell’area Reggiane con il Parco innovazione, di Mancasale con il Parco industriale. In queste linee strategiche si inserisce la stazione Mediopadana, letta da Reggio Emilia, impegnata a fare della Mediopadana una struttura ben collegata all’Area vasta e attrattiva sul piano economico, del lavoro, della ricerca e del turismo”. Il sindaco Vecchi ha anche confermato la disponibilità dell’amministrazione comunale a costituire una Newco con Ferrovie dello Stato per la migliore valorizzazione degli spazi della stazione Mediopadana non ancora utilizzati.

Giulio Santagata, consigliere delegato di Nomisma ricerca, che ha curato lo studio sulla Mediopadana, aggiunge: “Questa è diventata un punto nodale del sistema alta velocità del nostro Paese. Qualche anno fa non era così scontato. Lo ha fatto perché ha alle spalle un territorio molto forte e con grandi capacità attrattive. I gestori hanno scoperto che il bacino di utenze di quest’area era importante. Il dato che sorprende è la velocità di crescita: in due anni si è arrivati a 2.500 passeggeri al giorno, ma secondo noi si può superare il milione di passeggeri l’anno già dal prossimo anno”.

Uno dei soggetti che trasportano viaggiatori sono, appunto, le Ferrovie dello Stato con le loro frecce rosse. L’ad di Fs, Michele Marco Elia, dice: “Contiamo di arrivare a mezzo milione di viaggiatori da Reggio Emilia e abbiamo già ventuno treni al giorno: è un risultato incredibile. Chi ha concepito questa stazione ha guardato molto agli utenti. Noi ci stiamo adeguando, per quel che riguarda il numero di convogli, mano a mano che la domanda cresce. Quello che dobbiamo puntare ad avere è un’integrazione intermodale con il territorio e anche il fabbricato deve essere utilizzato al meglio ospitando anche mostre e convegni”.

E sulla privatizzazione di Fs in corso ha aggiunto: “La competenza delle decisioni è del ministero delle Finanze e del Tesoro dove è stato costituto un gruppo di lavoro che si occupa della privatizzazione. Le scelte sono dell’azionista e noi non possiamo che aderirvi. Nostro compito sarà di preparare il piano industriale su cui poi poggia qualsiasi progetto di privatizzazione per poi dare gli elementi per decidere al meglio”.

Infine l’ad di Ntv (Italo) Flavio Cattaneo, che conclude: “Abbiamo attivato un servizio Italo di bus che collegherà Parma, Carpi, Modena, Mantova, Cremona, Piacenza e Sassuolo. A mio parere questa stazione, collocata fuori dal centro urbano, si può ricondurre a come si gestisce un aeroporto con servizi integrativi di bus navetta e parcheggi custoditi. Siete sulla buona strada, ma questo progetto può ulteriormente ingrandirsi. Noi ci crediamo molto: abbiamo messo in campo 24 servizi di treni e 26 di pullman per il prossimo anno. La privatizazione delle Ferrovie per noi è garanzia di accesso alla rete e di libera concorrenza. Guardiamo con grande interesse a questo processo. Un servizio più concorrenziale che dia apertura al mercato, come è avvenuto per l’energia, credo che debba interessare a tutta l’Italia”.

Prodi, prima che iniziasse il convegno, ha rimproverato Vecchi per la mancanza di una segnaletica adeguata a Reggio che indichi i percorsi di accesso alla stazione AV Mediopadana, che secondo il professore sarebbe poco visibile, in particolare per i viaggiatori provenienti da fuori città.