Zona ceramiche, la Cna: “Troppi furti nell’area”

28 ottobre 2015 | 18:40
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Zona ceramiche, la Cna: “Troppi furti nell’area”

Tiziana Elgari, presidente Cna Area Ceramiche: “Situazione insostenibile: commercianti ed esercenti sono esasperati. Non si può vivere con l’incubo di trovare la serranda forzata”

SCANDIANO (Reggio Emilia) – Cna Reggio Emilia raccoglie il grido d’allarme dei propri associati che sono stati vittime, alcuni più volte, di furti nella zona di Scandiano e più in generale di commercianti e titolari di bar ed aziende dell’area Ceramiche che vivono un crescendo della piccola criminalità e rilancia il tema del suo contrasto.

Piccola criminalità si fa per dire, perché esercenti e commercianti già alle prese con la crisi dei consumi, non riescono più a fronteggiare i danni economici derivanti da queste ruberie e quelli più personali di chi vede la propria impresa violentata dai “soliti ignoti” che rubano e producono danni, talvolta molto più importanti del “bottino”.

Proprio in questi giorni sulla linea Albinea, Scandiano e Casalgrande, si sta assistendo ad un escalation di questi episodi e l’Associazione della piccola impresa ritiene che sia giunto il momento di intervenire. La presidente di CNA Area Ceramiche, Tiziana Elgari, si rivolge al sindaco Mammi chiedendo di costruire un lavoro di squadra: “come CNA, associazione che rappresenta tantissimi piccoli imprenditori, ci rivolgiamo all’Amministrazione comunale affinché convochi velocemente a un tavolo comune operatori delle forze dell’ordine, associazioni e commercianti per fare il punto degli strumenti esistenti e un piano di azioni per il futuro”.

“La situazione richiede un intervento straordinario – continua Tiziana Elgari – alcune proposte Cna le ha lanciate alcuni mesi fa nel documento presentato ai sindaci dell’Unione: le nuove tecnologie abbinate alla diffusione della banda “veloce” sia su rete cablata che via etere (le cosiddette telecamere intelligenti), con sforzi congiunti pubblico-privato possono alzare il livello di sicurezza nelle zone più colpite dalla microcriminalità. Su temi come questi è assolutamente necessario un lavoro di squadra: tutti uniti contro chi lavora abusivamente e contro chi delinque”.