Unieco divisa, Casoli: “Lascio per favorire l’unità”

2 ottobre 2015 | 15:32
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Il presidente ha detto che abbandonerà tutte le cariche a parte la presidenza del Ccpl. Nel cda entra Ivan Lusetti come indipendente

REGGIO EMILIA – “Non mi sono candidato, perché vado in pensione. Dovevo andarci a maggio dell’anno prossimo, ma ho preferito anticipare perché non ha senso che io tratti con le banche, alla luce del nuovo piano industriale, se poi me ne devo andare dopo pochi mesi. Oggi bisogna rilanciare l’unità intorno a un nuovo presidente”. Mauro Casoli, come annunciato da Reggio Sera, lascia la presidenza dopo 21 anni e aggiunge: “Di questa cosa ne avevo già parlato a luglio con i miei soci dicendogli che non mi sarei ricandidato”.

Tuttavia, nel corso della conferenza stampa, Casoli non si è sottratto alle domande di chi gli ha chiesto se la sua uscita di scena è dovuta anche alle divisioni fra i soci, alcuni dei quali, soprattutto nell’ultimo periodo, hanno contestato alcune scelte fatte dal presidente anche alla luce della non brillante situazione economica in cui versa la cooperativa di costruzioni appena uscita dal concordato.

Ha aggiunto Casoli: “In questi 21 anni posso dire che non ci sono state maggioranze e minoranze dentro la cooperativa. Tuttavia negli ultimi tempi la crisi ha portato a radicalizzare certe posizioni e si è creato un gruppo critico nei confronti dell’operato del presidente. Soprattutto ci sono aree dell’azienda che si occupano di amministrazione e finanza che sono meno preoccupate e altre aree, tipo quelle delle costruzioni e dell’immobiliare, che soffrono di più. Io spero che la mia uscita di scena possa portare a una maggiore unità che favorisca la costruzione di un piano industriale che faccia il bene di Unieco”.

Casoli ha poi annunciato che, fra i sedici consiglieri che saranno eletti oggi, ce ne saranno tre indipendenti. Ai due già presenti, si aggiungerà un uomo di grande esperienza, Ivan Lusetti, ex presidente di Cir. Il presidente uscente ha detto che lascerà tutte le cariche a parte la presidenza del Ccpl e il ruolo di garante della Lega Nazionale.

Casoli ha anche voluto precisare che non c’è stato nessun invito da parte del mondo cooperativo e di Legacoop a fare un passo indietro e che questa è stata una scelta sua. Alla domanda (soprattutto pensando al famoso convegno organizzato da Coopsette e Unieco nel 2006, ndr) se non crede che, soprattutto alla luce delle crisi delle coop edili, non sia il caso che via sia una maggior regia di Legacoop, il presidente uscente ha risposto: “Io credo che Legacoop possa fare certe cose e non altre. Può al massimo facilitare dei processi”. E sul limite dei mandati per i presidenti ha aggiunto: “Limitare i mandati è una stupidaggine. Non puoi andare via dopo tre mandati un manager che è capace”.

Il presidente uscente ha poi ammesso quello che, a suo parere, è stato l’errore più grosso della sua gestione: “Nel 2010 ho approvato un piano poliennale che introduceva forti elementi di cambiamento nella coop. Quando lo lanciai non feci la scelta imporre un grosso cambiamento superando le divisioni e chiamando un direttore generale esterno (cosa che invece è stata fatta adesso, ndr). Ho valutato che avessimo la capacità di cambiare noi e invece non ci siamo riusciti. Mi sono e ci siamo sopravvalutati”.

Infine, sulla situazione economica della sua cooperativa, ha detto: “Le previsione del 2015 sono di 240 milioni di fatturato con un Ebit vicino a zero. Chiuderemo l’anno con una riserva lavori di 450 milioni. L’impresa continua a lavorare, anche se abbiamo qualche problema sulla tenuta finanziaria. Però abbiamo anche dimostrato che siamo in grado di reggere. Dobbiamo convincere le banche ad avere pazienza. Dovremmo riuscire a raggiungere il risultato di pareggio di bilancio, il problema è che facciamo fatica a generare liquidità”.

Oggi pomeriggio l’assemblea dei soci Unieco, convocata alle 15 al centro Malaguzzi di Reggio Emilia per l’approvazione del nuovo regolamento assembleare in seduta riservata, poi per la nomina del nuovo cda a scrutinio segreto, quindi per il bilancio semestrale, la relazione di commiato di Casoli e  la proclamazione degli eletti in seduta aperta.

I soci Unieco sono 1.150, di cui circa novecento con diritto di voto: 298 soci cooperatori, 137  di società esterne , 570 soci sovventori. Il nome del nuovo presidente della cooperativa non si conoscerà prima di lunedì quando il cda, nella sua prima riunione, lo nominerà.

In pole position, secondo quanto già anticipato da Reggio Sera, ci sono un uomo e una donna di grande esperienza che sono già presenti nel cda attuale: sono Raffaele Gasparini, un dirigente che viene dal settore costruzioni e Cinzia Viani, dirigente amministrativo e fiscale.