Temi etici, Pd sotto scacco dell’ala cattolica del partito

15 ottobre 2015 | 11:23
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Temi etici, Pd sotto scacco dell’ala cattolica del partito

Il segretario Vicini scarica De Lucia, ma non dice una parola nel suo intervento su unioni civili, teorie gender e sugli atteggiamenti omofobi delle Sentinelle in piedi

REGGIO EMILIA – Il dibattito sulle unioni civili, sulla riforma della Buona scuola e sul gender deflagherà presto in consiglio comunale e farà emergere le contraddizioni latenti nel Pd sui temi etici. Tutto è partito dal “pierino” del consiglio comunale, Dario De Lucia (Pd), che in un post su Facebook ha scritto: “Per Halloween mi travesto da gender e vado a spaventare i cattolici” . E poi ha aggiunto: “Sentinelle In Piedi, Forum della Famiglia e vescovo Camisasca sono un bel moloch di conservazione e propagatori di odio”.

Apriti cielo. Il capogruppo di Forza Italia, Giuseppe Pagliani, ha abilmente approfittato della cosa per insinuarsi nella spaccatura interna al Pd su questi temi chiedendo, con una mozione, che il consiglio comunale esprima “una netta censura per quanto scritto pubblicamente dal consigliere De Lucia, invitando lo stesso ad inviare una lettera di pubbliche scuse a monsignor Massimo Camisasca, vescovo della diocesi di Reggio Emilia e Guastalla, alle Sentinelle in Piedi ed al Forum Reggiano delle Famiglie”.

Il segretario cittadino del Pd, Mauro Vicini, ha prontamente scaricato De Lucia definendo le sue dichiarazioni “non rappresentative del consiglio comunale” e ha definito “inaccettabile che il confronto e la polemica scadano in argomentazioni offensive verso sua eccellenza il vescovo di Reggio e Guastalla monsignor Massimo Camisasca” pur ammettendo “strumentalizzazioni” nel dibattito sulla teoria del gender.

Che dire? De Lucia ha indubbiamente messo, seppure un po’ ruvidamente e provocatoriamente, in evidenza le contraddizioni che, dalla sua nascita, animano il Pd sui temi etici (e non solo) in un partito nato da una fusione a freddo e in cui le due anime (cattolica e laica) non si sono mai amalgamate bene. Vicini è costretto a cedere alle proteste dell’ala cattolica del partito reggiano e a scaricare De Lucia in nome della realpolitik. E questo lo si può anche capire. Tuttavia, nel documento inviato ai giornali, manca una cosa importante, ovvero una posizione chiara del Pd sugli atteggiamenti omofobi delle Sentinelle in piedi e del Forum della famiglia, avallate dal vescovo. E questo, francamente, è incomprensibile.

Sarebbe interessante sapere cosa pensano i cattolici adulti (se ce ne sono) e i laici del Pd reggiano (se ce ne sono) sull’atteggiamento di chi, di fatto, propaga teorie del gender inesistenti nel timore che i propri figli vengano corrotti da chissà quali ideologie. Sarebbe interessante sapere cosa pensa il Pd reggiano delle unioni civili e del diritto degli omosessuali di vivere la loro vita come quella degli altri (anche adottando figli) senza essere discriminati. Sarebbe interessante sapere, infine, cosa pensa il Pd reggiano dell’atteggiamento di chi va in piazza per esprimere contrarietà alle politiche scolastiche con cui si “omosessualizzerebbero i bambini”.

Ci può essere molta più violenza in chi manifesta in silenzio, con un libro in mano, pretendendo di negare diritti agli altri, per il solo fatto che non è d’accordo con la loro visione del mondo, che in quella di chi, magari, manifesta rumorosamente nelle piazze. Un cattolico adulto dovrebbe accettare il fatto che le leggi servono a disciplinare il vivere civile e che non si può imporre, per via normativa, la propria ideologia agli altri. Una seria riflessione su tutto questo nella risposta di Vicini e forse, temiamo, anche nel Pd reggiano manca. E questo è oggettivamente un grosso problema politico.