Processo Aemilia, il Comune parte civile

20 ottobre 2015 | 18:59
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Processo Aemilia, il Comune parte civile

Ha detto il sindaco Vecchi: “E’ un atto dovuto e necessario verso una comunità ferita dalla vicenda”

REGGIO EMILIA – Come preannunciato dal sindaco Luca Vecchi, la giunta ha deliberato oggi il mandato di costituzione di parte civile del Comune di Reggio Emilia nel processo Aemilia per associazione a delinquere di stampo mafioso.

“E’ un atto dovuto e necessario – dichiara il sindaco Vecchi – verso una comunità ferita dalla vicenda Aemilia, ma pronta a reagire con tutte le sue migliori forze civili e morali, per combattere ed estirpare ogni forma di insediamento mafioso nei nostri territori”.

La costituzione di parte civile, che dovrà essere vagliata dal giudice dell’udienza preliminare (Gup), è proposta “nei confronti – si legge nell’atto – di tutti gli imputati e di tutti i fatti di cui alle imputazioni che appaiano aver arrecato danno all’ente, allo scopo di ottenere il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali subiti dal Comune”.

Infatti, “il Comune di Reggio Emilia si ritiene persona offesa-danneggiata dalle condotte delittuose poste in essere dagli imputati e, come tale, legittimato alla costituzione di parte civile, rispetto a tutti i capi di imputazione aventi ad oggetto i delitti  scopo della stessa associazione”.

Dai reati, che si sono delineati nelle indagini e poi nelle richieste di rinvio a giudizio ed ora pendenti avanti il tribunale di Bologna, il Comune di Reggio Emilia, si precisa ulteriormente nel documento approvato, “è leso immediatamente e direttamente in quanto i reati stessi minacciano la sicurezza e l’integrità dell’ente e dei cittadini che esso rappresenta e tutela”.

Inoltre, lo stesso Comune “subisce un danno patrimoniale in relazione ad interessi quali lo sviluppo del turismo, il sostegno alle iniziative economiche, l’ordinato svolgimento delle attività produttive”. E ancora, “subisce un danno non patrimoniale, consistente nella lesione del buon andamento della pubblica amministrazione e della capacità/possibilità di questa di operare nonché nel turbamento dello stato di pace sociale della collettività”.

Per tali motivi, ricorrono “nella fattispecie tutti gli elementi qualificanti, individuati dalla giurisprudenza amministrativa e penale, ai fini della legittimazione a costituirsi parte civile in capo all’ente”. Verrà nominato, quale difensore e procuratore speciale del Comune, l’avvocato Santo Gnoni, dirigente dell’Avvocatura comunale.