Parmigiano Reggiano, maxi contratto con il Canada

29 ottobre 2015 | 17:44
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Parmigiano Reggiano, maxi contratto con il Canada

Il Mulino Alimentare di Claudio Guidetti rifornirà il gigante canadese Loblaw
con dodicimila forme di Parmigiano all’anno, destinate a diventare 36 mila nel 2018, prodotte dal caseificio Il Boiardo di Pratissolo di Scandiano

REGGIO EMILIA – Oggi si è concretizzata la più importante  operazione di filiera verso il mercato nord americano mai siglata in provincia di Reggio Emilia e Parma nell’ambito di produzione e vendita del Parmigiano Reggiano. Il caseificio “Il Boiardo” di Pratissolo di Scandiano e l’azienda di  trasformazione lattiero –casearia “Mulino Alimentare s.p.a.” di Parma, leader nel settore della porzionatura e grattugia di Parmigiano Reggiano, hanno sottoscritto, per mano dei due rappresentanti delle società Eugenio Piumi e Claudio Guidetti, un contratto che permetterà immediatamente la commercializzazione di 12 mila forme di Parmigiano Reggiano annue in Canada e negli Stati Uniti, quantitativo che si incrementerà  sino all’eccezionale risultato di  36 mila forme annue  a partire dal terzo anno.

Questo accordo, unico nel suo genere, è frutto di un’attenzione assoluta alla qualità ed alla certificazione del prodotto e rappresenta un risultato di grande prestigio, giunto  grazie alla lungimiranza degli amministratori delle due aziende ed all’assistenza dello studio legale  reggiano Pagliani – Dallari che rappresenta entrambe le società.

Il partner esclusivo commerciale di Mulino Alimentare s.p.a. è l’azienda Loblaw Companies Ltd, la più grande catena retail canadese e principale datore di lavoro del Nord America con 188mila dipendenti, 65 miliardi di dollari di fatturato ed oltre 3.500 punti vendita per un totale di circa 14 milioni di clienti.

Con questa operazione commerciale si anticipa la direzione verso cui è indispensabile avviare il commercio del Re dei formaggi, ovverossia l’accorciamento della filiera e la riduzione dei passaggi commerciali; lo studio legale ha già ricevuto mandato di studiare un modello contrattuale che possa, in futuro, dissociare il prezzo di vendita dall’andamento del bollettino (da sempre molto speculativo in questo settore) e  che invece possa garantire una corretta remunerazione del latte per gli agricoltori delle cooperative, un giusto riconoscimento per l’industria di trasformazione ed un prezzo equo per i consumatori.

Al momento della firma erano presenti anche il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai ed il direttore generale del Banco San Geminiano e San Prospero, Stefano Bolis, i quali hanno sostenuto e promosso sin dall’inizio l’importante iniziativa commerciale ed  internazionale.

Il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, ha espresso il compiacimento e la soddisfazione dell’Ente di tutela per un’operazione – ha detto – “che rappresenta un esempio di collaborazione di filiera particolarmente importante per principi, dimensioni e obiettivi”.

“Un’importanza – ha aggiunto Alai – accresciuta dal fatto che gli esiti di questo accordo riguardano Paesi sui quali si concentra l’attenzione del sistema Parmigiano Reggiano, sia per le potenzialità di crescita che presentano, sia in funzione del lavoro necessario per stroncare il fenomeno di imitazioni e usurpazioni, intervenendo da una parte nell’ambito dei negoziati internazionali e, dall’altra, sulla diffusione della conoscenza del nostro prodotto tra i consumatori di Stati Uniti e Canada”.