Parco Innovazione terminato entro il 2017

9 ottobre 2015 | 20:12
Share0
Parco Innovazione terminato entro il 2017

Nelle prossime settimane la Stu Reggiane aggiudicherà l’appalto per i primi lavori. I nuovi interventi riguardano anche il miglioramento della qualità urbana e degli spazi pubblici nel quartiere di Santa Croce

REGGIO EMILIA – Nel corso della presentazione del Parco Innovazione, stamane,sono stati elencati i motivi che rendono  il progetto particolarmente interessante. Reggio, innanzitutto, “è nel cuore del sistema produttivo italiano ed emiliano. E perché rappresenta, con i suoi 15 miliardi di euro di Pil l’anno e le sue oltre 50.000 imprese, uno dei principali motori del Sistema Italia”. Una posizione baricentri, dunque.

La nostra città inoltre è collegata alle principali città europee e italiane dalla linea ferroviaria Alta velocità, con la stazione Mediopadana, e la rete autostradale. Il territorio è servito da Banda larga. L’Area Reggiane e quindi il Parco innovazione sono a ridosso del Centro storico di Reggio, a circa un chilometro dal Campus universitario San Lazzaro, a circa 1,5 chilometri dalla stazione Av Mediopadana e dal casello autostradale A1.

COSA E’ IL PARCO INNOVAZIONE – Nelle intenzioni, sarà una “piattaforma logistica, tecnologica e di servizi in grado di potenziare la collaborazione tra imprese e ricerca industriale; si propone quale fulcro del nuovo modello di sviluppo economico reggiano, luogo fisico in cui si concentrano le competenze distintive del territorio, in grado di attrarre investimenti, essere incubatore per lo start-up e lo spin-off di nuove attività, produrre lavoro. Il Parco offre quindi alle imprese che scelgono di insediarsi spazi e servizi per le proprie attività. Gli spazi sono personalizzati, ad alta sostenibilità e dotati di tecnologie smart”.

Come ha affermato Luca Vecchi, “l’amministrazione comunale di Reggio, a cominciare dal Programma di mandato del sindaco, dà assoluta priorità al tema dello sviluppo economico”. E il Parco dell’Innovazione vuole essere un luogo dove “le imprese possano migliorare i loro processi di innovazione, innalzare il grado di tecnologia e aumentare la loro competitività, con benefici per il lavoro e l’attrattività del territorio rispetto a nuovi investimenti, imprese e innovazione tecnologica”.

Il progetto presentato oggi ha la partnership di Aster (la “rete Alta tecnologia” della Regione Emilia-Romagna), Università di Modena e Reggio, Crpa-Lab, Centro internazionale Malaguzzi, Agenzia di progettazione europea, Unindustria Reggio e Iren Rinnovabili.

I PASSAGGI SOCIETARI – L’Amministrazione comunale, con delibera consiliare del dicembre 2014, ha individuato quale strumento operativo per l’attuazione degli interventi compresi nel Programma di rigenerazione urbana (Pru) Reggiane, la Società di trasformazione urbana “Conoscenza, Innovazione, Creatività, Memoria – Società per la Trasformazione Urbana in Reggio Emilia spa”.  La società è stata costituita il 19 febbraio 2015, interamente partecipata dal Comune di Reggio Emilia. Il primo luglio 2015, in conformità a quanto previsto dal Consiglio Comunale, la Stu Reggiane ha incorporato, fondendosi, Innoplace srl, società partecipata da Iren Rinnovabili.

IL PARCO INNOVAZIONE: MANIFESTAZIONE DI INTERESSE – Molte aziende ad alto contenuto innovativo e organizzazioni di formazione superiore, ricerca e sviluppo – tra le quali Ask Group, Rei – Reggio Emilia Innovazione, Grasselli spa, Its Maker, Iren Rinnovabili, Certhidea, Q&O Consulting, Bema/Elettric80, Ctr, Crpa, Redox, Ordini professionali – hanno formalmente manifestato interesse a partecipare all’operazione per l’insediamento delle loro attività, o parte di esse, nel Parco Innovazione nell’area delle ex Officine Meccaniche Reggiane. Manca la Siemens con cui le trattative sono per il momento in stall e non sembra tra le società che hanno mostrato reale interesse.

Le superfici per le quali è già stato presentato interesse all’acquisto corrispondo a circa l’80% degli spazi complessivi che verranno riqualificati negli interventi di recupero dei Capannoni 17 e 18.

GLI OGGETTI D’INTERVENTO E LE RISORSE – L’area su cui l’intervento sarà realizzato dalla Stu Reggiane comprende:

– i Capannoni 17 e 18 dell’area industriale dismessa, attigui al Tecnopolo, inseriti nel Parco dell’innovazione quali sedi di società e laboratori di imprese vocate all’innovazione tecnologica. Per la riqualificazione architettonica e funzionale del Capannone 17, l’importo previsto è pari a 6.500.000 euro; per l’intervento nel Capannone 18 l’importo complessivo è di 12.900.000 euro;

E’ prevista inoltre la riqualificazione e trasformazione di piazzale Europa in una piazza, centro fisico del Parco dell’Innovazione, con un importo complessivo di spesa previsto di 4.711.000 euro.

In progetto anche la riqualificazione, riorganizzazione funzionale e riapertura del braccio storico di viale Ramazzini(collegamento da via dell’aeronautica all’attuale Tecnopolo), con un investimento previsto di 4.658.050 euro. Gli interventi portano una qualità urbana che si rifletterà positivamente su tutto il quartiere Santa Croce.

FINANZIAMENTI PUBBLICI – La Stu Reggiane armonizzerà e gestirà le risorse per l’intervento che ad oggi, per la parte di finanziamento pubblico, consistono complessivamente a quasi 13 milioni di euro, di cui 10,9 milioni di euro finanziati dal Piano nazionale Città del governo, e 2 milioni di euro finanziati attraverso il Documento unico di programmazione (Dup) della Regione Emilia-Romagna.

L’investimento complessivo in partnership pubblico-privata ammonta a circa 35 milioni di euro.

Il termine di ‘fine lavori’ e la conseguente attivazione delle attività sono previsti per la fine del 2017.

Questo modello di investimento, secondo l’amministrazione comunale e gli altri promotori, “renderà più competitivo il territorio. Insieme con altre eccellenze quali il Centro internazionale Loris Malaguzzi, la stazione Av Mediopadana, il Parco industriale di Mancasale, il Parco dell’Innovazione rende l’Area Nord e il territorio reggiano nel suo insieme potenziali attrattori di ulteriori investimenti anche da parte di privati. Il luogo si presenterà infatti riqualificato e facilmente raggiungibile, grazie a infrastrutture che vanno dalla scala urbana a quella di Area vasta, quale appunto la nuova stazione Av”.

REGGIANE E SANTA CROCE – I nuovi interventi – finalizzati alla realizzazione del Parco dell’innovazione e al miglioramento della qualità urbana e degli spazi pubblici nel quartiere di Santa Croce – riguardano nel complesso l’Area Reggiane compresa tra via Adua, la rete ferroviaria Fs e la Via Emilia, via Gramsci e il Campovolo, all’interno della quale è collocato l’opificio storico delle ex Officine meccaniche Reggiane (260.000 metri quadrati).

Nelle prossime settimane la Stu Reggiane spa aggiudicherà la gara d’appalto per i primi lavori di messa in sicurezza delle strutture dei Capannoni 17 e 18 (adiacenti al Capannone 19, sede del Tecnopolo di Reggio Emilia), nell’ambito del Programma di riqualificazione urbana (Pru) dell’area Reggiane. Queste operazioni sono funzionali sia a garantire la stabilità delle strutture durante i lavori di bonifica dei suoli, comprese le aree sottostanti i Capannoni e sia ad accelerare le operazioni di insediamento delle aziende negli stessi.

Assieme alla messa in sicurezza, verranno affidati anche i lavori di rimozione e smaltimento del cemento amianto presente sulle coperture dei Capannoni.

Parallelamente a queste operazioni sui Capannoni, verrà dato il via alla gara d’appalto del primo stralcio dei lavori di riqualificazione di piazzale Europa: un intervento di importo pari a 2.000.0000 di euro, interamente finanziato dalla Regione Emilia-Romagna e previsto nel dal Documento unico di programmazione 2007-2013.

I lavori inizieranno a cavallo tra il 2015 e il 2016.

Nel 2016 seguiranno l’appalto del secondo stralcio di piazzale Europa, della riqualificazione e apertura del braccio storico di viale Ramazzini (ora inglobato nell’area industriale dismessa) e del recupero funzionale e architettonico degli stessi Capannoni 17 e 18.

I LAVORI DI BONIFICA – Dopo la fase iniziale (avviata nella primavera del 2014) di bonifica dell’amianto presente in alcune delle strutture e di rimozione dei rifiuti, il programma prevede ora nuovi lavori all’interno delle ex Officine Reggiane, con  interventi di bonifica, ripristino ambientale e messa in sicurezza permanente del suolo e del sottosuolo.

Il Piano di caratterizzazione e bonifica ambientale dell’area – approvato in sede di Conferenza di Servizi dalla Provincia di Reggio Emilia, dall’Arpa e dall’Ausl dopo una accurata fase di indagine e analisi conoscitiva condotta sul posto – è stato posto a base della gara d’appalto, pubblicata in data 3 luglio 2015 per un importo di 3 milioni di euro, per l’assegnazione dei lavori.

Il 26 agosto 2015 sono stati aggiudicati i lavori all’impresa Unirecuperi srl di Reggio Emilia, in associazione con le ditte Garc srl di Carpi (Modena) e Nial Nizzoli srl di Correggio (Reggio Emilia) per aver presentato l’offerta economicamente più vantaggiosa, conseguendo il maggior punteggio.

La durata del cantiere è prevista in 220 giorni (fine prevista aprile 2016).