Non consegnano, ma rivendono le merci: quattro denunce

27 ottobre 2015 | 16:26
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Non consegnano, ma rivendono le merci: quattro denunce

Nei guai tre autotrasportatori che si appoggiavano ad un capannone di un loro collega, ora indagato per ricettazione. I carabinieri hanno recuperato merci per 250.000 euro

SAN POLO (Reggio Emilia) – Un autotrasportatore di 45 anni di Isola Capo Rizzuto, proprietario di un immobile in cui nel giugno scorso sono stati trovati container con dentro merce di ogni sorta (pneumatici, macchinari, elettrodomestici e materie prime varie per un valore stimato in circa 250.000 euro) è stato denunciato dai carabinieri per ricettazione. Insieme a lui sono stati denunciati per concorso in furto e ricettazione altri tre autotrasportatori.

Come l’autotrasportatore fosse entrato in possesso dell’ingente partita di merci non era stato chiarito nell’immediato ai carabinieri San Polo d’Enza che avevano proseguito le indagini per cercare di risalire all’intera filiera nell’ipotesi che il capannone aziendale potesse essere adibito a magazzino per il riciclaggio.

Dopo alcuni mesi i militari hanno scoperto che le merci sequestrate appartenevano a importanti commesse consegnate ad autotrasportatori che, anziché portarle a destinazione, se ne appropriavano stoccandole nel capannone del reggiano per poi rivenderle in nero. Con l’accusa di concorso in furto e ricettazione, aggravato dall’aver cagionato alle vittime un danno patrimoniale di rilevante gravità i carabinieri di San Polo d’Enza hanno denunciato 3 autotrasportatori: un 45enne salernitano residente a Reggio Emilia, un 38enne salernitano abitante a San Valentino Torio (SA) ed un 45enne della provincia di Reggio Calabria residente a Castellarano.

I primi due, secondo quanto accertato dalle indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza ricevevano le commesse per trasporti di merci, destinate generalmente all’estero, impossessandosi delle merci che poi rivendevano in nero. L’autotrasportatore reggino deve invece rispondere del reato di ricettazione relativamente al possesso di climatizzatori rubati che ha stoccato nel magazzino oggetto del controllo.

Le indagini ora proseguono per accertare il reale giro d’affari degli autotrasportatori che potrebbe aggirarsi nell’ordine di svariate centinaia di migliaia di euro. Le aziende vittime erano dislocate tutte nel nord Italia e specificatamente in Piemonte, Lombardia e Veneto.