Fotografia europea, nuova edizione nel segno di Ghirri
L’undicesima edizione si terrà dal 6 maggio al 10 luglio
REGGIO EMILIA – Diverse e significative novità, sul piano dei contenuti, della formula e delle collaborazioni dell’undicesima edizione di Fotografia Europea – festival di Reggio Emilia punto di riferimento in Italia per l’arte fotografica, che si terrà dal 6 maggio al 10 luglio 2016 – sono già disponibili. Le ha presentate stamani alla stampa il sindaco Luca Vecchi, insieme con i curatori e membri del comitato scientifico Elio Grazioli e Walter Guadagnini.
“Dopo 10 anni di consolidamento e affermazione internazionale su cui la manifestazione di basa – ha detto il sindaco Vecchi – giungiamo a un ‘giro di boa’ riguardo a format e struttura di realizzazione, per un ulteriore salto di qualità del progetto. Fotografia Europea 2016 avrà per titolo “La via Emilia. Strade, viaggi, confini”: il tema ispiratore della Via Emilia viene scelto a 30 anni da “Esplorazioni sulla Via Emilia” opera collettiva di immagini e parole, sul paesaggio, ideata nel 1986 da Luigi Ghirri. Fotografia Europea 2016 leggerà dunque il proprio tema portante con una duplice prospettiva che è propria del nostro tempo: quella identitaria, di appartenenza e storica, e quella riferita alla forte vocazione globale in cui appunto si interpretano oggi i significati di strade, viaggi e confini.
“Un salto di qualità – ha proseguito il sindaco – riguarda poi il livello di relazione che il nostro festival è in grado di produrre, divenendo ‘attrattore’ di nuovi interessi e collaborazioni e attagliandosi su una politica culturale che vuole mettere a valore e in rete, con obiettivi comuni, le vocazioni, le competenze e le risorse qualificate del nostro territorio, potenziandone il sistema culturale. Con l’edizione 2016, entra infatti in gioco la Regione Emilia-Romagna quale partner fondamentale. Il tema della Via Emilia si è rivelato efficace inoltre per chiamare in causa Parma, che aderisce con il suo Centro studi e archivio della comunicazione (Csac) universitario, e Bologna, con la fondazione Mast, i cui dettagli di partecipazione sono via di definizione”.
E sul versante cittadino, ha concluso il sindaco Vecchi, “oltre alla conferma e al rafforzamento del legame con la Fondazione Manodori attraverso la sede espositiva di palazzo da Mosto, abbiamo nel 2016 l’inserimento effettivo in Fotografia Europea di palazzo Magnani, fondazione di cui il Comune di Reggio Emilia è divenuto socio di recente: l’introduzione del Biglietto d’ingresso unico di Fotografia Europea anche per palazzo Magnani è indicatore dell’appartenenza piena di questa fondazione e della sua prestigiosa sede espositiva nel circuito delle mostre istituzionali”. Confermate le altre sedi espositive e la struttura del Circuito Off delle mostre fotografiche.
Le date e il tema
Le giornate inaugurali di Fotografia Europea saranno dal 6 all’8 maggio 2016, le mostre e altre iniziative proseguiranno fino al 10 luglio. L’esplorazione di La via Emilia. Strade, viaggi, confini, nella sua accezione più ampia e trasversale, è il tema portante della nuova edizione, promossa dal Comune di Reggio Emilia e curata dal comitato scientifico composto da Elio Grazioli, Walter Guadagnini e Diane Dufour.
Quest’anno il festival propone, come filo conduttore che lega le mostre e tutti gli altri eventi, la riflessione sulla grande arteria romana che va ‘dal fiume al mare’, prendendo spunto da ‘Esplorazioni sulla via Emilia’ (1986), opera collettiva sul paesaggio (composta da una mostra e da due volumi a cura di G. Bizzarri e E. Bronzoni) in cui Luigi Ghirri, mettendo assieme la ricerca di più fotografi oltre alla sua (O. Barbieri, G. Basilico, V. Castella, G. Chiaramonte, V. Fossati, G. Guidi, M. Jodice, K. Kinold, C. Nori, C. White, M. Willman), riuscì a far interagire uomini d’immagine e di parola (E. Cavazzoni, G. Celati, C. Costa, D. Del Giudice, A. Faeti, T.Guerra, G. Messori, G. Niccolai, B. Sebaste, A. Tabucchi e I. Calvino), per raccontare il volto di un paese reale.
La prossima edizione del festival, che trasformerà Reggio Emilia e le città vicine in un palcoscenico internazionale per la fotografia moderna e contemporanea, partendo dalle suggestioni proposte da quel progetto, svolgerà, mantenendo vivo il rapporto tra immagini e scrittura, un’articolata riflessione, che partendo dalla via Emilia approda alle altre strade del mondo, ai luoghi di transito e di confine all’interno della società interconnessa.
“La via Emilia. Strade, viaggi, confini – precisa il comitato scientifico – non intende soltanto aggiornare le immagini di trent’anni fa (…), ma soprattutto evidenziare come in questi tre decenni siano cambiati tanto il mondo quanto i modi di rappresentarlo, in particolare quanto siano cambiate la pratica e la teoria fotografica, il linguaggio attraverso il quale si esprime oggi chiunque utilizzi uno strumento fotografico. Le ‘strade’ sono dunque contemporaneamente anche quelle della fotografia, i suoi confini, le sue frontiere, i suoi transiti”.
La partecipazione di Palazzo Magnani e il biglietto unico
Altra novità significativa del festival è la partecipazione di palazzo Magnani grazie all’ingresso recente del Comune di Reggio Emilia nella fondazione. Un’adesione da parte del Comune che ha l’obiettivo di mettere a sistema e in valore i soggetti istituzionali e le realtà culturali che operano in città, per creare una rete in grado di lavorare secondo una governance comune sui temi della cultura e come fattore strategico di sviluppo del territorio. Palazzo Magnani entrerà così ufficialmente a far parte della manifestazione e la mostra ospitata nel 2016 sarà compresa nel biglietto unico di Fotografia Europea. Il biglietto unico, comprensivo di tutte le mostre inserite nella sezione istituzionale di Fotografia Europea, finalmente diventa realtà.