Emilia Wine, Frascari: “Sarà un’ottima annata”

1 ottobre 2015 | 11:12
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Davide Frascari: “Crescono le vendite in Usa e Russia. Il nostro lambrusco è il più imitato al mondo: scopriamo due contraffazioni al giorno”

SCANDIANO (Reggio Emilia) – EmiliaWine nasce dalla fusione fra le tre cantine di Arceto, Prato e Correggio nel gennaio del 2014. Nel luglio dell’anno scorso la cooperativa ha acquisito Casali Viticultori che gli permetterà di commercializzare meglio i suoi vini.

Il nuovo gruppo, il secondo della provincia dopo il colosso Riunite, che insieme a quelli di Casali ha 37 dipendenti fissi, può contare su 726 soci conferitori, 350.000 ettolitri di vino e 3 stabilimenti attivi e produttivi. Il fatturato 2014 è stato di 23 milioni di euro. Sono 600mila le bottiglie prodotte dalle cantine di Arceto, Prato e Correggio e ben 1 milione e 800mila quelle prodotte da Casali.

Emilia Wine scommette molto sui mercati esteri, soprattutto sugli Stati Uniti dove Casali è presente da molti anni e le vendite sono in crescita e sulla Russia dove il lambrusco, nonostante l’embargo imposto da Putin sui prodotti europei si vende abbastanza bene e dove, purtroppo, si contano numerose contraffazioni.

Davide Frascari, presidente di Emilia Wine, è soddisfatto dell’ultima vendemmia: “E’ eccezionale come qualità delle uve e con una gradazione alcolica più alta del 15 per cento rispetto a quella dell’anno scorso. Dal punto di vista qualitativo è stata una grande annata. Per quel che riguarda la fusione fra le tre cantine e l’acquisizione di Casali, stiamo creando quelle vere sinergie che sono indispensabili e che partono dalla produzione fino alla commercializzazione e all’amministrazione”.

E conclude: “I nostri mercati principali sono gli Stati Uniti e la Russia. Sono molto diversi: la Russia che sta soffrendo dei problemi socio politici, ma con interessanti dati di vendita, e gli Usa che vedono un incremento signficativo delle vendite grazie al miglior cambio euro-dollaro. Abbiamo poi un problema contraffazione, soprattutto in Russia, dato che il lambrusco è il vino più venduto all’estero. Noi, come Consorzio, facciamo azioni di sorveglianza che stanno permettendo di individuare due imitazioni al giorno del nostro prodotto”.