Comune e Iren rafforzano il piano-neve

31 ottobre 2015 | 12:21
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Comune e Iren rafforzano il piano-neve

La multiutility ha proposto l’utilizzo di 14 “lame” spalaneve in piu’, da impiegare pero’ solo in casi di urgenza. Fantuzzi: “Che fine ha fatto l’esposto contro Enel?”

REGGIO EMILIA – La lezione del febbraio del 2015, con 50 centimetri di neve caduti e linee elettriche fuori uso per giorni, non e’ stata dimenticata. E a Reggio hanno deciso di attrezzarsi perche’ i disagi non si ripetano. Per l’inverno 2016, infatti, il Comune e Iren (che se ne occupa dal 2013 dopo aver vinto il bando indetto dall’amministrazione) hanno deciso di potenziare il “piano neve” cittadino.

Le novita’ sono state presentate giovedi’ sera nel corso di una sessione informativa ai consiglieri (il piano non andra’ in Consiglio) della commissione Territorio e Ambiente presieduta da Salvatore Scarpino. In particolare per fronteggiare nevicate eccezionali come quella passata, considerato che il piano attuale e’ tarato su un massimo di 30 centimetri, Iren ha proposto l’utilizzo di 14 “lame” spalaneve in piu’, da impiegare pero’ solo in casi di urgenza.

Si vogliono inoltre potenziare le turbine da neve, che si sono dimostrate efficaci nella pulizia di marciapiedi e piste ciclabili, punti che lo scorso inverno hanno dato parecchio filo da torcere agli operai. Infine, per evitare il ripetersi di disguidi, si sta rivedendo in questi giorni il piano di pulizia delle scuole, definendo in particolare a monte quali saranno gli accessi da sgombrare. I mezzi impiegati da Iren, eccetto quelli previsti come eccezionali, sono in totale 120 piu’ 40 bob cat, oltre a 40 spalatori a mano e 15 componenti della struttura tecnica di Iren per le operazioni di verifica nei vari punti della citta’. Le tonnellate di sale stoccate sono circa 1.200, riposte in tre depositi a Mancasale, Coviolo e nella sede reggiana di Iren in via Nubi di Magellano.

Per quanto riguarda le operazioni di sgombero neve e salatura, i 900 chilometri di strade cittadine sono suddivisi in quattro settori. Le grandi direttrici di traffico, per circa 250 chilometri, sranno percorse da trattori ogni ora e mezzo. Tutte le altre strade urbane, escluso il centro storico, saranno battute ogni sette ore ma con percorsi prioritari che saranno liberati per primi. Nel centro storico lo sgombero e’ previsto ogni tre ore.

Infine passaggi ogni otto ore riguardano i marciapiedi e le piste ciclabili. Le salature sono previste in alcuni casi prima delle precipitazioni e in altri a neve in corso, a seconda del meteo. Attenzione particolare, sia per lo sgombero sia per la salatura e’ dedicata ad alcuni punti “sensibili” come stazione, sedi delle Forze dell”ordine e ospedali, e a passi e sottopassi. I costi infine. Il piano neve frutta a Iren una parte fissa di circa 530.000 euro, piu’ una variabile fino a 130.000 euro circa. Le nuove lame aggiuntive hanno un costo base di 33.000 euro piu’ l’eventuale utilizzo. Le turbine 2.000 euro e un supplemento in base a quanto opereranno. Non ancora quantificati i costi del rinnovato piano scuole. Luca Paglia, tecnico Iren, precisa che il piano, da capitolato, assicurera’ la circolazione ma non copre al 100% la sicurezza.

Fantuzzi: “Che fine ha fatto l’esposto contro Enel?”
Sulla vicenda interviene anche Francesco Fantuzzi di Reggio Città Aperta che scrive: “Giovedì è stato presentato in Commissione il nuovo accordo Comune-Iren per la gestione dell’emergenza neve, dopo il disastro dello scorso inverno. Ciò significa aver finalmente ammesso, seppur con un certo ritardo, l’inadeguatezza del servizio fornito da Iren, mentre, lo vorrei ricordare, si è puntato per diverso tempo il dito contro la sola Enel. A proposito di ciò, sono passati ormai otto mesi dalla nevicata che tanti danni ha causato alla nostra città. Il sindaco Vecchi, peraltro evitando di menzionare l’estensore della proposta, si era impegnato a promuovere una class action contro Enel per i gravi disservizi creati; in seguito, la decisione è stata invece quella di presentare un esposto all’Authority competente. Ebbene, a che punto siamo? Vi sono state risposte? I cittadini coinvolti mi hanno confermato di aver ricevuto il rimborso promesso in bolletta, ma appare evidente che ciò non sia sufficiente, a fronte del disagio e del disservizio creato. Attendo pertanto aggiornamenti dal sindaco e dal presidente della Provincia: cittadine e cittadini interessati mi hanno ripetutamente chiesto conto dell’iniziativa e, in funzione di ciò, la monitorerò attentamente”.