Bollette pazze, il Sunia: “Ora basta, servono soluzioni”

21 ottobre 2015 | 12:46
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Bollette pazze, il Sunia: “Ora basta, servono soluzioni”

Il segretario Carlo Veneroni: “Le famiglie non reggono costi così alti del teleriscaldamento”. Il vicesindaco Sassi incontrerà Iren, gli amministratori di condominio e i sindacati degli inquilini

REGGIO EMILIA – “Continuano a susseguirsi nel nostro comune gli episodi dei distacchi delle utenze centralizzate di riscaldamento e acqua calda in quei condomini che negli anni hanno visto lievitare i debiti per fatture non pagate. Anche dove non vi sono distacchi, le bollette hanno comunque raggiunto livelli non più sostenibili per un normale bilancio familiare”.

Carlo Veneroni, segretario provinciale del Sunia di Reggio, interviene sulla vicenda di via Wybicki dove 24 famiglie ricevono da un anno bollette del gas gonfiate a seguito dell’installazione del teleriscaldamento. Scrive fra l’altro il segretario: “Non si può sostenere che il fenomeno sia limitato ad alcune zone o che riguardi solo utenti che comunque non sono intenzionati a pagare o che sono stati pesantemente colpiti dalla crisi economica. È invece un fenomeno trasversale che colpisce tutta la città e tutte le categorie di utenti serviti dal teleriscaldamento. Questo servizio, che senza dubbio riserva importanti vantaggi in termini ambientali, sta invece fallendo, almeno a Reggio Emilia, dal punto di vista del risparmio economico. Lo diciamo senza mezzi termini perchè pensiamo che non si possa più continuare a negare che “il re è nudo””.

Veneroni riconosce che negli anni non sono mancati in questo comune i tavoli e le occasioni di confronto e riflessione su questo argomento e aggiunge: “In quelle sedi la stessa Iren ha potuto ribadire, dati alla mano (ma i loro), che il problema dei costi, che ai cittadini paiono maggiori che in altre città, è un problema di percepito e non fondato. Ma la realtà è quella che stiamo vedendo oggi, dopo anni di discussioni e alle porte di una nuova stagione invernale. Noi non siamo tecnici e non abbiamo le competenze per confutare i numeri che Iren ha in più occasioni fornito, ma le criticità si stanno estendendo e le conseguenze ci preoccupano molto”.

Veneroni cita i casi della zona Zona stazione, di Largo Biagi, di via Wibicky (anche se questa per motivi tecnicamente diversi). E conclude: “Ma ce ne sono tante altre e dietro ognuna si nascondono i singoli drammi di chi non ce la fa e di chi ce la farebbe anche a rispondere per sé, ma non per tutto un condominio. E bene lo sanno anche gli assistenti sociali del Comune che, come noi, si confrontano quotidianamente con famiglie che non reggono costi così alti del teleriscaldamento. Servono ulteriori tavoli? Serve un supplemento di discussione? Vi sono costi elevati per arrivare a soluzioni tecniche che consentano almeno di tutelare chi paga? Proviamo a studiare il modo di reperire risorse o finanziamenti, ma prendiamo una strada che porti ad una soluzione vera e sostenibile. Continuare a trincerarsi dietro ad enunciazioni di principio non tutelerà chi si vede negato un diritto né scalderà coloro che hanno già i bilanci familiari falcidiati dai tanti costi riguardanti un bene fondamentale come la casa”.

Il vicesindaco Sassi incontrerà Iren, gli amministratori di condominio e i sindacati degli inquilini
E’ previsto per la prossima settimana un incontro convocato dal vicesindaco Matteo Sassi sul tema delle bollette e del funzionamento delle valvole del teleriscaldamento. All’incontro, in cui il Comune avrà una funzione di mediazione, saranno invitati Iren, le associazioni degli amministratori di condominio, i sindacati degli inquilini e i servizi sociali dello stesso Comune.