Assenze in Parlamento, la Spadoni: “Dovute a sospensioni e missioni”

13 ottobre 2015 | 14:31
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Assenze in Parlamento, la Spadoni: “Dovute a sospensioni e missioni”

La deputata del M5S replica al nostro articolo: “Non hanno considerato la mia licenza matrimoniale”

REGGIO EMILIA – Il 6 ottobre scorso abbiamo pubblicato un articolo, usando come fonte la classifica di Openpolis, il sito che monitora continuamente l’indice di produttività parlamentare e le presenze, dal titolo “Le pagelle di Openpolis: “Marchi il più produttivo, la Spadoni la più assente”. Siamo stati contattati dalla addetta stampa della Spadoni che ha definito “fuorviante” il titolo e ha ritenuto necessaria una precisazione. La pubblichiamo.

Come riporta il sito Openpolis, con i dati aggiornati alla scorsa settimana risulto la seconda deputata  reggiana per indice di produttività alla Camera. Come spiega il sito OpenPolis (http://indice.openpolis.it/info.html) l’indice di produttività riunisce diversi fattori: la partecipazione ai lavori, il numero di atti presentati, il consenso ricevuto su questi ed il loro iter. Ho presentato ad oggi  solo come prima firmataria 4  disegni di legge (1 approvato), 46 interrogazioni a risposta scritta, 5 interrogazioni in Commissione, 2 interpellanze, 1 interrogazione a risposta immediata in Assemblea, 3 mozioni, 9 risoluzioni in commissione e 2 risoluzioni conclusive, 28 ordini del giorno in Parlamento e 81 emendamenti.

Assenze
Riguardando al numero di assenze, la maggior parte sono dovute alle sospensioni (32  giorni da inizio legislatura) e alle missioni (assenze giustificate). Dai dati alla scorsa settimana: del 70,46% di presenze si deve aggiungere un 4,21% di missioni (cioè presenza alle sedute del Consiglio d’Europa a Strasburgo di cui sono membro).

Le sospensioni di 20 giorni che l’ufficio di Presidenza ha deciso di darmi per aver gridato “onestà” in aula durante le riforme costituzionali, in cui tutte le opposizioni sono uscite dall’aula per protesta, ammontano a 780 votazioni perse (il 5,99% delle votazioni). Venti giorni per aver gridato “onestà” in aula rispetto a 5 giorni al senatore Barani per aver mimato una fellatio alla collega Lezzi incinta di 5 mesi e 15 giorni a Dambruoso in seguito alla manata alla mia collega Loredana Lupo. Lascio ai lettori le dovute riflessioni.

Oltre a questo va conteggiato il periodo di licenza matrimoniale per una percentuale del 6,59% che non viene conteggiato come missione ma che è stato giustificato dal capogruppo proprio perché questo tipo di assenza non viene considerata. Specifico che mio marito ha opportunamente chiesto all’azienda per la quale lavora la licenza durante il periodo natalizio, ma non è stato concesso in quanto la legge prevede che il congedo matrimoniale debba essere preso in occasione del matrimonio e nei giorni immediatamente successivi.

Calcolando tutte le specifiche di cui sopra risulta un indice di presenza del 74,68 %, ma sul sito di Open Polis non viene calcolata la percentuale di assenze giustificate pari a 6,47%. Considero molto seriamente la trasparenza nelle istituzioni pubbliche, così come credo che la politica debba dare un esempio concreto durante questo periodo di crisi.

Io l’ho fatto e lo sto facendo tuttora devolvendo metà del mio stipendio e l’eccedenza del mio rimborso spese a maggio 2015 di  65.830 euro al fondo per le piccole medie imprese -dati reperibili su www.tirendiconto.it – e rinunciando già dall’insediamento nel 2013 ai rimborsi per le spese di viaggio (ad oggi 32129€) per un totale di risparmio per lo Stato di oltre 97.959 euro.

Il mio gruppo lo sta facendo rinunciando ad oltre 42 milioni di euro di finanziamenti pubblici per coerenza e rispetto dell’esito del referendum abrogativo dell’aprile 1993 che ha visto il 90,3% dei voti espressi a favore dell’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti.

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Tralasciando le questioni dello stipendio, che non erano oggetto del nostro articolo, ci preme sottolineare che nel nostro servizio si dava conto della posizione della deputata Spadoni per quel che riguarda la produttività e in cui risultava seconda fra i deputati reggiani. Per quel che riguarda le assenze, nell’articolo si specificava altresì che “con assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto: sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui è presente ma non vota e non partecipa a determinare il numero legale nella votazione”. Quindi le missioni della Spadoni, stando ad Openpolis, sono già state scomputate dal conto delle assenze. Diverso discorso per la sospensione su cui però Openpolis precisa che “non si può distinguere, pertanto, l’assenza ingiustificata da quella, ad esempio, per ragioni di salute”. Per la licenza matrimoniale, infine, crediamo che valga lo stesso motivo (p.p.).