Zona stazione, distacchi utenze: giunta non interviene

14 settembre 2015 | 20:38
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Zona stazione, distacchi utenze: giunta non interviene

Il Comune non chiederà a Iren di riallacciare il teleriscaldamento alle 1.427 famiglie morose, perché sette condomini su nove provvederanno con caldaie autonome

REGGIO EMILIA – Il Comune di Reggio non chiedera’ a Iren di riallacciare il servizio di teleriscaldamento alle 1.427 famiglie della zona stazione a cui e’ stato staccato a causa del debito di 2,2 milioni contratto con l’azienda tra il 2008 e il 2013. L’amministrazione si rende invece disponibile a sostenere i cittadini che, avendo installato nuovi impianti a gas, hanno necessita’ di verificarne la sicurezza.

Si chiude cosi’ il dibattito di questa sera in Sala del Tricolore, acceso da una mozione proposta dal gruppo del Movimento 5 stelle, che e’ stata votata con 24 voti a favore e tre contrari (di Forza Italia e Lega nord). Nessuna frizione dunque nella maggioranza, ipotizzata dopo che anche Sel aveva sottoscritto il documento dell’opposizione. A spiegare la linea dell’ente di piazza Prampolini e’ il vicesindaco Matteo Sassi secondo cui, pur essendo la mozione “condivisibile”, e’ nel richiamo fatto alla giunta “superata nei fatti”.

La scorsa primavera infatti, dopo il distacco delle utenze, ben sette condomini su nove interessati hanno deciso di non riattivare il servizio di teleriscaldamento e di provvedere con caldaie autonome a gas. Per questi nuclei, evidenzia Sassi, “e’ in corso una trattativa con Iren per il potenziamento della fornitura”. Altri due condomini, invece, hanno accettato la proposta congiunta di Comune e Iren che prevede l’impegno a far fronte alle spese attuali e il rientro dal debito contratto in 20 anni con congelamento degli interessi.

Ripercorrendo la vicenda, costellata di polemiche per il fatto che la morosita’ pregressa e il distacco delle utenze sono ricadute anche sulle famiglie in regola con i pagamenti, Sassi spiega che la riattivazione del servizio di teleriscaldamento con utenze individuali non e’ possibile da un punto di vista tecnico perche’, essendo il servizio centralizzato, i contratti non sono individualizzabili.

“C’e’ poi anche un fatto gestionale – aggiunge il vicesindaco – perche’ le famiglie hanno rapporti solo con l’amministratore del condominio e dunque il gestore del servizio, cioe” Iren, non sa chi e’ moroso e chi no”. Anche l’individualizzazione dei contratti, afferma Sassi, “non e’ in ogni caso la soluzione come dimostra l’esperienza del civico 47, l’unico in cui era possibile farlo, e dove i cittadini hanno riportato di non aver ricevuto i risparmi economici previsti perche’ i costi per riscaldare l’acqua del teleriscaldamento ricadono comunque su tutti”.

All”origine del problema invece, secondo Sassi, “c’e’ stato un malcostume che ha portato anche persone che potevano permetterselo a non pagare le bollette. Lo dimostra sempre il caso della torre 47, dove le famiglie prese in carico dai servizi, additate come morose, erano solo 9 ma il tasso di morosita’ era ben piu’ alto”. Nei prossimi giorni comunque, ci sara’ un nuovo incontro del Comune con Iren e gli amministratori di condominio per fare il punto della situazione. Soddisfatta della risposta della giunta la capogruppo di Sel Lucia Lusenti, secondo cui la mozione “aveva l’intento di riallacciare, su basi nuove, un dialogo con i cittadini della stazione” (Fonte Dire).