Primo giorno di scuola per 67mila studenti

16 settembre 2015 | 10:41
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Primo giorno di scuola per 67mila studenti

Partito senza grossi problemi anche il trasporto pubblico scolastico

REGGIO EMILIA – Partenza senza scossoni ieri per l’avvio dell’anno scolastico in provincia di Reggio Emilia. Sui banchi 67.000 studenti in totale e circa 5.000 al primo giorno di scuola. Gli ambienti dei vari plessi scolastici, come annunciato nei giorni scorsi dall’assessore Mirko Tutino sono stati migliorati con interventi che hanno riguardato 13 scuole primarie e sette scuole secondarie di primo grado per un importo complessivo di lavori pari a 430.000 euro.

Sul piano delle nuove strutture sono invece previsti 1,7 milioni (di cui 1.200.000 euro dalla Provincia attraverso un finanziamento ministeriale-Bei e 500.000 euro di cofinanziamento comunale) per la nuova scuola secondaria di primo grado (media) di Villa Bagno. Regolare anche il trasporto pubblico. Ieri, informa l’Agenzia per la mobilita’ di Reggio Emilia, il monitoraggio delle corse degli autobus urbani e’ stato positivo. Le linee non hanno registrato disservizi rilevanti ed il livello di affollamento sui mezzi si e’ mantenuto sotto la soglia di attenzione.

“Se e’ vero che la giornata di bel tempo ha consentito che molti spostamenti fossero fatti a piedi o in bicicletta, e’ anche vero che l’adeguamento dei tempi di percorrenza avvenuto nel corso del 2015 ed il costante raccordo con le scuole, ha consentito una buona partenza del servizio”, dice l’ente. Qualche ritardo si e’ invece verificato sulle tratte ferroviarie tra Reggio Emilia e Sassuolo e tra Reggio Emilia-Guastalla.

Il sindaco Luca Vecchi, in visita ieri mattina ad alcuni plessi insieme all’assessore alla Scuola Raffaella Curioni, ha detto: “Se le scuole italiane fossero tutte come queste il nostro Paese correrebbe con altri ritmi. Sono scuole in cui le famiglie e la comunita’, insieme con il corpo docente, sono protagoniste della vita e dell”educazione scolastica e la qualita’ dei locali e’ generalmente buona. Le scuole sono, e devono essere sempre di piu’, il cuore delle comunita’ che ad esse fanno riferimento, come piazze aperte”.