Presidio contro la riforma del Senato

30 settembre 2015 | 15:45
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Presidio contro la riforma del Senato

Venerdì, dalle 17.30 alle 19.30, il prefetto ricevera’ una delegazione dei rappresentanti delle Istituzioni e dei partiti che aderiscono alla rete provinciale

REGGIO EMILIA – No alla riforma costituzionale del Senato che arrivera’ a Palazzo Madama il prossimo 13 ottobre. E’ questo il messaggio che la “Rete per la Costituzione di Reggio Emilia”, associazione nata nel 2008 e aderente al coordinamento nazionale per la democrazia costituzionale (nato nel 2014), lancera’ il prossimo venerdì con un presidio davanti alla Prefettura reggiana.

Nel corso dell’appuntamento, dalle 17.30 alle 19.30, il prefetto ricevera’ una delegazione dei rappresentanti delle Istituzioni e dei partiti che aderiscono alla rete provinciale, ovvero Anpi, Associazione reggiana per la Costituzione, Cgil, Comitato esodati, Iniziativa laica, Pdci, Prc e Sel. Hanno aderito a titolo personale anche alcuni cittadini, tra cui l’ex assessore comunale Gina Pedroni.

Il presidio sara’ inoltre l’occasione per gettare le basi del comitato reggiano per il “no” alla riforma, considerato che con ogni probabilita’ il disegno di legge sara’ sottoposto a referendum costituzionale. A spiegare le ragioni della manifestazione e’ in una conferenza stampa ospitata dalla Camera del lavoro la presidente dell’associazione reggiana per la Costituzione, Rina Zardetto, accompagnata dal vice Mauro Bortolani, dal segretario provinciale dei Comunisti italiani Alessandro Fontanesi e da Matteo Alberini della Cgil.

“Si tratta di una riforma che toglie spazi democratici al popolo sovrano – spiega Zardetti – e che insieme alla legge elettorale Italicum produrra’ effetti pesantissimi sulle vite dei cittadini, che non sono consapevoli della partita che si sta giocando sulle loro teste”. In pratica, spiega Alberini, “con il depotenziamento del Senato il Governo godra” di poteri sempre piu’ ampi e potra’ approvare tutta una serie di leggi in totale autonomia”.

Inoltre, aggiunge Fontanesi, “questo esecutivo non ha ricevuto nessun mandato di modifica della Costituzione”. Per Bortolani “il Governo agisce solo con slogan che parlano al ventre e non alla testa dei cittadini per impedire di capire loro che cosa sta succedendo. Ma qui non si tratta di cavilli da giurista, ma della tutela dei diritti civili”. E proprio nella direzione della trasparenza, fa sapere Zardetto, “l’associazione si sta mobilitando per organizzare dei corsi di formazione nelle scuole”.

La presidente ci tiene pero’ anche a precisare: “Non siamo contrari a priori alla modifica della Costituzione nei punti in cui va adeguata, ma quanto si sta configurando e’ per noi inaccettabile”. Contestualmente, quindi, e’ stato inoltre inviato un messaggio a tutti i parlamentari reggiani perche’ si esprimano contro la riforma costituzionale.