Park Vittoria, i cittadini a Vecchi: facile dire ora che non lo faresti

14 settembre 2015 | 17:34
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Park Vittoria, i cittadini a Vecchi: facile dire ora che non lo faresti

Il Comitato: “Tentativo di ingraziarsi la cittadinanza, visti i ritardi dei lavori e i temi ancora aperti”. Il 3 ottobre manifestazione beffarda che chiede un’oasi dopo l’avvistamento delle papere

REGGIO EMILIA – Fanno discutere le dichiarazioni del sindaco Luca Vecchi sul Park Vittoria, opera ereditata dalla precedente amministrazione e che, se dovesse decidere oggi, il primo cittadino non rifarebbe. A Vecchi, che ha espresso la sua posizione domenica sera chiudendo la festa provinciale del Pd, ribatte oggi il comitato cittadino “No park” che dice: “Rimaniamo stupiti, ma non troppo, visto come procedono i lavori. Che sia un tentativo di ingraziarsi la cittadinanza, visti i ritardi dei lavori e i temi ancora aperti , da risolvere, e’ fin troppo palese”.

I cittadini evidenziano inoltre tutte le occasioni perse dall’attuale sindaco per far sentire la propria voce in merito a Park Vittoria, “vista la sua lunga militanza nel Pd sia come capogruppo in Consiglio comunale (sette anni) e come segretario cittadino Pd (cinque anni)”. Il riferimento e’ in particolare alle fasi del settembre 2013, quando dopo non pochi malumori anche in giunta il consiglio comunale approvo’ i progetti sul parcheggio interrato e, successivamente, in occasione delle primarie del centrosinistra, dove il tema fu ampiamente discusso e i cittadini chiedevano di rimandare il progetto a dopo le elezioni.

Il tutto per approfondire aspetti come “certezza dei tempi del cantiere, sostenibilita’ economica dei lavori, salvaguardia dei reperti archeologici, mobilita’, difesa degli operatori commerciali della zona dei teatri e verifica di sospensione dell’iter dell’opera”.

L’appello del comitato al sindaco e’ quindi ora di offrire “risposte certe alla citta’ su come pensi di terminare l’opera e che problemi vi sono”, perche’ “ne va della credibilita’ della sua giunta”. Intanto, dopo l’avvistamento di alcune papere nella pozza d’acqua di falda che insiste sul cantiere, e’ gia’ fissata una manifestazione per il 3 ottobre che chiede, beffardamente, “un’oasi naturalistica” nell’area degli scavi.