Maxi rissa, Salvini: “E poi le bestie saremmo noi”

8 settembre 2015 | 14:01
Share0
Maxi rissa, Salvini: “E poi le bestie saremmo noi”

Il segretario nazionale della Lega Nord interviene su quello che è accaduto in zona stazione, mentre la Spadoni (M5S) annuncia un’interrogazione sul tema

REGGIO EMILIA – La rissa scoppiata domenica nella zona della stazione di Reggio Emilia finisce nel mirino di Matteo Salvini. Il leader del Carroccio dedica infatti un post di Facebook alla vicenda in cui scrive: “Rissa pazzesca in strada fra 30 persone con machete, coltelli, cacciavite, martelli e bottiglie rotte. Quattro feriti e nove arresti. In Libia o in Siria? No, a Reggio Emilia”.

Gli “arrestati – prosegue Salvini – sono tutti nigeriani ”regolari”, tutte risorse. E poi le bestie saremmo noi”. Solo qualche settimana fa il segretario nazionale della Lega era intervenuto sulle politiche di accoglienza di Reggio contestando l’utilizzo di 30 profughi come volontari alla festa provinciale del Pd.

La Spadoni: “Rilascio nigeriani svilisce le forze dell’ordine”
Sulla vicenda interviene anche il deputato reggiano del Movimento 5 Stelle, Maria Edera Spadoni, che annuncia un’interrogazione parlamentare sul tema: “Il rilascio dopo nemmeno 24 ore dei protagonisti della violentissima rissa in zona stazione svilisce il lavoro delle forze dell’ordine. Presenterò una interrogazione al ministro della Giustizia e dell’Interno per sapere seppur nell’autonomia delle scelte della magistratura quali misure legislative il governo intenda adottare affinché gli autori di queste violenze non vengano rilasciati il giorno seguente i fatti e che venga rivalutato il permesso di soggiorno per chi compie questi reati”.

Continua la Spadoni: “La denuncia del Sap inoltre non deve rimanere inascoltata: troppe le chiusure degli uffici di polizia, in particolare le sedi di Polfer, Polizia Postale e qualche distaccamento della Stradale. La questura di Reggio Emilia, come quella di tante altre città in tutto il territorio nazionale è in grave sofferenza di organico.  Questi fatti distruggono la fiducia nella giustizia, sviliscono il lavoro delle forze dell’ordine e rischiano poi di far crescere la xenofobia nei cittadini esasperati da queste situazioni. Al tempo stesso, i cittadini ora giustamente indignati, devono capire che lo stesso sdegno e preoccupazione va riservata agli incendi di matrice mafiosa ed i continui arresti per mafia che interessano la nostra città. Ogni aspetto del crimine mina la società reggiana : compia il reato un italiano o uno straniero”.