L’agroalimentare punta su Cina e Giappone

8 settembre 2015 | 17:21
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L’agroalimentare punta su Cina e Giappone

Al via due giorni di incontri, domani e dopodomani, con delegazioni di quei paesi per promuovere le nostre eccellenze

REGGIO EMILIA – L’agroalimentare reggiano guarda all’Asia per incrementare le sue esportazioni. Domani e dopodomani, infatti, per iniziativa della Camera di commercio saranno in citta’ due delegazioni di operatori economici provenienti da Cina e Giappone, Paesi che, insieme, valgono quasi 325 milioni di esportazioni per il tessuto imprenditoriale reggiano. Al centro dei confronti (che coinvolgono 13 aziende) saranno i prodotti agroalimentari che puntano a cogliere la nuova attenzione che Cina e Giappone stanno riservando alle eccellenze italiane e locali (Parmigiano Reggiano, Lambrusco e Aceto Balsamico in testa).

“Stiamo parlando di due Paesi – sottolinea il presidente della Cciaa, Stefano Landi – ai quali le nostre imprese e il nostro territorio sono legati da consolidati rapporti commerciali, ma anche da quella vita quotidiana che nella nostra citta’ e nella nostra provincia vede camminare fianco a fianco i reggiani e migliaia persone provenienti da queste nazioni, e in special modo dalla Cina”.

A questo proposito, aggiunge, “basti pensare che le imprese che operano nel nostro territorio e che sono state create da cittadini provenienti dalla Cina sono ben 1.440, e se a questo dato aggiungiamo che nella nostra provincia sono presenti imprenditori di 128 etnie diverse, diventa molto evidente quanto il nostro territorio sia non solo ospitale, ma aperto a quegli scambi internazionali che sostengono fortemente la sua economia”.

Pertanto “di fronte a questi dati e a queste relazioni – conclude Landi – siamo a maggior ragione soddisfatti di avere con noi gli operatori economici di Cina e Giappone, il cui interesse si concentra su prodotti che ci stanno particolarmente a cuore, perche’ esplicitamente parlano delle tante eccellenze che questo territorio sa generare”.