FestaReggio, oggi arriva il ministro Martina

4 settembre 2015 | 09:38
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FestaReggio, oggi arriva il ministro Martina

Dibattito in piazza grande sul cibo e le grandi contraddizioni della società contemporanea. Poi al Falò la cottura della forma di Parmigiano. Da venerdì a domenica il festival della laicità con Odifreddi

REGGIO EMILIA – Il cibo e le grandi contraddizioni della società contemporanea. Un tema attualissimo quello dell’incontro di oggi venerdì 4 settembre alle 21 a Festareggio con il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. A fare il punto su temi cruciali dell’alimentazione come la malnutrizione, lo spreco di cibo e la sua riduzione, in Piazza Grande ci saranno anche Paolo Cattabiani, presidente di Coop Nordest e promotore di iniziative sull’utilizzo responsabile degli alimenti, Sauro Bandi, delegato regionale della Caritas da sempre in prima linea contro l’emergenza cibo.

Interverranno la deputata Vanna Iori, responsabile nazionale Welfare PD, e la senatrice Leana Pignedoli, vicepresidente della commissione Agricoltura del Senato.
La serata prosegue alle 23 nel vicino ristorante Il Falò con “Fuoco al mito”, cottura in diretta di una forma di Parmigiano Reggiano. Partecipano il ministro Maurizio Martina e Giuseppe Alai, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano. L’evento è organizzato in collaborazione con il Consorzio Parmigiano Reggiano e il Consorzio Bibbiano “La Culla”, e il sostegno dei caseifici Centro Ghiardo e Paverazzi di Bibbiano.

Diritti civili e politica
Diritti civili e politica: se ne parla a Festareggio, da venerdì 4 a domenica 6 settembre, in occasione del Festival della Laicità, una tre giorni organizzata in collaborazione con le Giornate della laicità – Iniziativa Laica. Piergiorgio Odifreddi, Carlo Flamigni, Roberta Mori, Carlo Alberto Redi e Manuela Monti saranno gli ospiti del festival a Festareggio. Una rosa di intellettuali e noti scienziati affronteranno il complesso rapporto tra il principio della laicità e le sue declinazioni nella realtà quotidiana, sviscerandone implicazioni e complessità.

Ad inaugurare la prima delle tre serate sarà, venerdì 4 settembre alle 21, il “biologo furioso” Carlo Alberto Redi, che dialoga con Manuela Monti sul tema “Diritto alla cittadinanza scientifica: le scienze della vita oggi”. Il recente dibattito sulle cellule staminali, la discussione sugli Ogm o ancora sugli embrioni, o infine sulla sintesi di nuovi organismi viventi, hanno determinato un ampio impatto da parte di tutte le biotecnologie sulle forme della politica, del diritto e, più in generale, sugli aspetti della vita sociale quotidiana. L’enorme quantità di conoscenze, che in modo rapidissimo, la ricerca scientifica va accumulando, sta cambiando profondamente la nostra concezione di cosa sia l’essere umano, della salute e della malattia, con accesi dibattiti in merito a se, come e quanto utilizzare questo patrimonio di conoscenze per modificare aspetti della vita umana che potrebbero contribuire a un miglioramento della qualità della vita stessa. Serve una riflessione su giustizia ed equità, e più in generale su una “cittadinanza scientifica” che diventi parte integrante della nostra cultura.

I diritti civili, visti da una prospettiva più specificamente politica, saranno invece al centro dell’incontro di sabato 5 settembre, alle 21, con il professor Carlo Flamigni, tra i maggiori esperti di fisiopatologia della produzione umana e padre della fecondazione assistita, in dialogo con Roberta Mori, presidente della commissione Parità e Diritti della Regione Emilia Romagna, coordinati da Piergiorgio Paterlini. È possibile una nuova stagione dei diritti civili e di libertà, dopo quella lontanissima degli anni ’70? Da dove può nascere questa nuova “primavera” dei diritti e come fanno le esigenze dei cittadini a trasformarsi in istanze di legge? Che parte hanno politica e giornalismo nel dare voce ad una affermazione dei diritti? Sono passati quarant’anni dalla mitica stagione dei diritti degli anni Settanta: se quella è stata davvero l’ultima stagione di affermazione di diritti civili, cosa è successo nel frattempo? Sarà l’occasione per un’analisi a tutto tondo, su quei diritti faticosamente conquistati nel passato – il diritto all’autodeterminazione della donna, per esempio – per arrivare a chiedersi come sia possibile declinare un’analoga stagione di diritti civili.

Domenica 6 settembre, alle 21, intervistato da Nicola Fangareggi, il matematico Piergiorgio Odifreddi parlerà, con il consueto stile ironico e tagliente, di logica e razionalità applicate alla vita quotidiana, alla politica e ai diversi ambiti del sapere, dalla filosofia alla teologia e alle arti. La serata sarà l’occasione per presentare il nuovo libro del filosofo, “Il giro del mondo in 80 pensieri”, in cui l’autore fa a pezzi la finzione generalizzata e la totale assenza di verità che affligge la società globalizzata, e costruisce le sue “opinioni scientifiche” sulla politica e sulla creatività, su filosofia e teologia, sulla pittura e sulla musica.