Aemilia bis, chiesto il processo per 23 indagati

8 settembre 2015 | 09:28
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Aemilia bis, chiesto il processo per 23 indagati

E’ l’indagine su aspetti patrimoniali: c’è anche Nicolino Grande Aracri

REGGIO EMILIA – Sono 23 le richieste di rinvio a giudizio inoltrate dalla Dda al Gip di Bologna nel secondo filone dell’inchiesta anti-‘ndrangheta Aemilia. Questa perte delle indagini si è concentrata sugli aspetti patrimoniali e sulle intestazioni fittizie delle società per evitare di ricondurre la proprietà ad esponenti della cosca.

Il 16 luglio c’erano state nove misure di custodia cautelare nei confronti anche di Nicolino Grande Aracri, ritenuto un boss. Le richieste di rinvio a giudizio sono state firmate dai Pm Marco Mescolini e Beatrice Ronchi e l’obiettivo della Procura è riunire le due parti dell’indagine nell’udienza preliminare, ancora da fissare e prevista per fine ottobre.

Nel filone principale sono 219 le posizioni che saranno al vaglio del Gup con l’associazione di tipo mafioso contestata a 54 persone. Oltre a Grande Aracri, sono coinvolti in Aemilia-bis Alfonso Diletto, per gli inquirenti un elemento importante della cosca soprattutto per la gestione degli affari, la figlia Jessica Diletto, Michele, Domenico e Catiana Bolognino, poi l’imprenditore Giovanni Vecchi, il figlio Silvano, Patrizia e Alfonso Patricelli, oltre a Gianluigi Sarcone.

Nell’ambito del filone principle lo scorso giovedi’ erano state eseguite tre ordinanze di custodia ai danni di Michele Bolognino e dei fratelli imprenditori di Modena Palmo e Giuseppe Vertinelli.