Maltrattamenti nell’asilo comunale di Pratofontana, maestra indagata

1 agosto 2015 | 15:30
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Maltrattamenti nell’asilo comunale di Pratofontana, maestra indagata

La donna avrebbe minacciato e preso a calci i bambini di 4-5 anni arrivando a dirgli: “Se non dormi ti butto giù dalla finestra”. O “comincio a darti delle bastonate”. Ad incastrarla le riprese video. Il Comune: “Maestra allontanata da tutte le scuole dell’Istituzione”. Per precauzione allontanata anche la collega

REGGIO EMILIA – Una maestra dell’asilo comunale di Pratofontana avrebbe inflitto maltrattamenti fisici e psicologici ai bambini di cui si doveva occupare. A suo carico, a conclusione di un’indagine coordinata dal Pm Stefania Pigozzi, gli agenti della Squadra Mobile della Questura hanno eseguito la misura cautelare “del divieto di accedere a tutte le scuole materne o d’infanzia o comunque denominate” della Provincia di Reggio Emilia, emessa dal Gip Giovanni Ghini.

La donna, che ha una cinquantina d’anni ed è assunta da una quindicina d’anni, è gravemente indiziata di maltrattamenti consumati nell’asilo a danni di bambini di 4-5 anni. Secondo quanto hanno accertato le indagini, l’insegnante avrebbe inflitto ai bambini più irrequieti abituali sofferenze fisiche e psicologiche minacciandoli, ingiuriandoli, strattonandoli violentemente, sferrando alcuni calci ed altro ancora.

Le indagini, partite dalla denuncia di due genitori nell’aprile scorso, che hanno avuto un grosso contributo dalle riprese audio-video, hanno messo in luce i metodi educativi poco ortodossi della donna: minacciava, frequentemente, i bambini più vivaci con frasi del tipo “ti butto giù dalla finestra”, “comincio a darti delle bastonate”, “se arrivo lì, giuro che gli cambio i connotati”, “te le butto via e non le do mai più perché te le rompo”, “se tra due secondi non dormi ti prendo per un orecchio e ti butto giù dalla finestra”, “te la schiaccio la mano”.

Oltre alle minacce c’erano anche alcune punizioni fisiche – come appunto gli strattonamenti – usate per frenare l’irrequietezza dei piccoli. In base al provvedimento della magistratura la donna, ora, non potrà più svolgere la propria attività lavorativa.
“L’operazione, nata da una segnalazione – commenta il vice questore Cesare Capocasa – evidenzia il massimo impegno profuso dalla Procura della Repubblica e dalla Questura per il contrasto ai reati contro le cosiddette parti deboli, tra cui sono certamente ascrivibili i minori”. E ha aggiunto: “E’ un caso isolato, prontamente risolto dalla questura e che non va a minare il prestigio delle scuole dell’infanzia reggiane, apprezzate e imitate in tutto il mondo”.

Il Comune: “Maestra allontanata da tutte le scuole dell’Istituzione. In via precauzionale non è più in servizio anche l’altra insegnante della stessa sezione”
L’amministrazione scrive: “Appreso dagli organi inquirenti del procedimento a carico di una propria maestra, l’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia del Comune di Reggio Emilia ha immediatamente provveduto all’allontanamento dell’insegnante interessata da tutte le scuole afferenti all’Istituzione medesima. Questa insegnante già oggi non entra e non metterà più piede non solo nella scuola di Pratofontana, dove ha operato sino ad ora, ma in nessun’altra struttura adibita a questo scopo nel territorio reggiano. Contestualmente, il Comune di Reggio Emilia ha provveduto con tempestività ad avviare l’iter per il procedimento di sospensione della persona interessata. Inoltre, seppur non sussista per lei la medesima tipologia di contestazione, l’Istituzione, in via precauzionale, ha proceduto a richiedere un provvedimento di allontanamento dal servizio anche per l’altra insegnante attiva nella medesima sezione di Pratofontana. Ciò a maggior tutela e tranquillità delle famiglie e dei bambini, al fine di mantenere quel clima di collaborazione e di relazioni positive che da sempre caratterizzano i rapporti tra l’Istituzione e le stesse famiglie”.

“Disposta un’indagine interna”
Continua il Comune: “Contestualmente al provvedimento disciplinare, e in parallelo con il lavoro della Questura, a cui l’Amministrazione comunale ha dato subito disponibilità totale di collaborazione, l’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia ha disposto un’indagine conoscitiva interna, attraverso una serie di audizioni del personale della scuola. Il benessere dei bambini è la priorità dell’attività che viene svolta nelle strutture educative comunali, e a questo scopo l’Istituzione Scuole e Nidi dell’infanzia realizzerà una serie di incontri anche con le famiglie della scuola di Pratofontana. Il lavoro quotidiano e continuo, svolto assieme ai genitori, di verifica degli obiettivi educativi, il piano della trasparenza e tutte le procedure messe in atto da sempre nei nidi e nelle scuole dell’infanzia dell’Istituzione verranno verificati e sviluppati ulteriormente, con un lavoro condiviso; ciò nonostante ogni responsabilit à individuale va rilevata e perseguita con determinazione. I nidi e le scuole dell’infanzia accolgono ogni anno migliaia di famiglie e di bambini, sono da sempre spazi pubblici, piazze aperte al confronto e alla valutazione. Quello che è accaduto addolora e non rende merito all’impegno costante e altamente professionale che ogni giorno viene svolto nelle scuole d’infanzia reggiane. In questi mesi non vi sono mai state segnalazioni né da parte del gruppo di lavoro, né della pedagogista, n é tantomeno dalle famiglie frequentanti la scuola di Pratofontana. Una scuola che in oltre 40 anni di attività non ha mai registrato episodi di questo genere. L’Amministrazione comunale, nel ribadire la piena fiducia nell’opera della magistratura, si riserva la possibilità di prendere provvedimenti più rigidi nei confronti della maestra indagata, alla luce degli accertamenti che verranno compiuti”.