La Lega: “Sicurezza, il Pd sospenda FestaReggio”

28 agosto 2015 | 11:31
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La Lega: “Sicurezza, il Pd sospenda FestaReggio”

Il segretario provinciale Gianluca Vinci: “La Commissione di vigilanza comunale ha espresso due pareri negativi, ma il sindaco si è assunto la responsabilità di tenerla aperta”

REGGIO EMILIA – “Sembra che FestaReggio abbia avuto parere “negativo” dalla Commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo.  Se la manifestazione FestaReggio non ha i requisiti di sicurezza va immediatamente sospesa”. Lo scrive Gianluca Vinci, segretario provinciale della Lega Nord, che continua ad attaccare FestaReggio. Dopo i profughi, dunque, si è aperto un nuovo fronte, questa volta sulla sicurezza, nella querelle che da giorni oppone il Carroccio al Pd (leggi qui la replica di FestaReggio).

Continua Vinci: “Tale parere positivo, da ottenere ancor prima dell’apertura al pubblico della manifestazione, non è stato ancora rilasciato ed anzi sarebbero già stati emessi due pareri “negativi” ritenendo gravi le irregolarità riscontrate. Infatti ove la Commissione ritenga le irregolarità non gravi e sanabili senza una ulteriore verifica può emettere un parere “favorevole con prescrizione” ma questo sembra non sia avvenuto per FestaReggio”.

Il controllo di questo ente è obbligatorio ove la manifestazione superi un determinato numero di persone, qualche centinaio, in questo caso FestaReggio, lo supera notevolmente, e serve a verificare la sicurezza per chiunque si trovi a lavorare o fruire della stessa. In particolare il controllo di questa Commissione va dalla verifica delle conformità degli impianti elettrici e del gas, alla presenza di adeguate vie di fuga ed altro ancora.

Scrive Vinci: “Il parere della Commissione comunale di vigilanza locali pubblico spettacolo pur essendo obbligatorio, non è vincolante. Il sindaco infatti può, assumendosene totalmente la responsabilità, autorizzare ugualmente una manifestazione, questo sembra stia accadendo a FestaReggio”.

Per questo motivo, la Lega Nord, questa mattina ha presentato due atti: una richiesta di accesso agli atti per avere effettiva conoscenza e quindi eventualmente copia dei due verbali negativi ed una interrogazione a risposta scritta al sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi “affinché confermi o chiarisca la circostanza e quindi eventualmente illustri le motivazioni che lo hanno portato ad assumersi personalmente un rischio così rilevante per lui e per i cittadini che visitano FestaReggio, nel caso in cui la Commissione comunale di vigilanza locali di pubblico spettacolo abbia veramente espresso per ben due volte parere negativo rilevando rischi per i cittadini, una prima volta, il giorno dell’apertura, ed una seconda qualche giorno dopo, parere negativo che attualmente sembrerebbe persistere, una tale circostanza peraltro non si sarebbe mai verificata durante le scorse edizioni di FestaReggio”.

Conclude Vinci: “Tale autorizzazione rilasciata dal sindaco con parere negativo della Commissione è un caso quantomeno raro, e ben se ne capiscono le ragioni essendo ricollegato alla sicurezza dei cittadini e comportando la responsabilità personale del sindaco in caso di incidente, un caso analogo si è verificato ad esempio a Parma circa due anni fa, ma si trattava di un evento che durava un solo giorno, con qualche centinaia di persone e soprattutto in un luogo di proprietà del Comune con una cospicua perdita di denaro pubblico in caso di annullamento dell’evento, nel caso in cui tale autorizzazione sia invece stata rilasciata con queste modalità eccezionali a FestaReggio, Festa Provinciale del PD, partito di appartenenza del sindaco Luca Vecchi, ci si chiederebbe quale sia stato il preponderante interesse pubblico che lo ha spinto a rilasciare comunque l’autorizzazione in quanto dal mancato evento non vi sarebbe stato alcun danno monetario per il Comune di Reggio e quindi per i cittadini reggiani, ma solo per il Pd. Se tale circostanza fosse confermata, sarebbe l’ennesimo gravissimo segnale del fatto che il Pd, almeno quello a guida del segretario provinciale Andrea Costa, nell’anno 2015 interpreta le leggi anziché semplicemente rispettarle”.