Bonzani: “Novellara, il funerale del teatro”

28 agosto 2015 | 17:32
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Bonzani: “Novellara, il funerale del teatro”

Il fondatore del Teatro dell’Orsa: “Il servizio di direttore artistico non può essere svolto gratuitamente, questo è uno schiaffo alla cultura”

REGGIO EMILIAVorrei condividere alcune riflessioni sul recente caso di affidamento dell’incarico di direttore artistico al Teatro Comunale di Novellara.

I fatti: con la delibera del Consiglio Comunale del  23/7/2015 è stata regolamentata la gestione esterna ad una società di servizi, socio unico il Comune di Novellara. Questa società, si direbbe per un beffardo caso del destino, porta il nome di “Onoranze Funebri”. E’ evidente la materia di cui si occupa, un po’ più oscuro il motivo per cui si è ritenuto di affidare proprio a questo ente con siffatto nome la gestione di un teatro, comunque, negli atti, si dice che l’affidamento in concessione verrà svolto per un triennio, in nome e per conto del Comune e con il sostegno economico di 90.000 euro annui.

Per svolgere questa attività, a OO.FF., occorrono, come da convenzione , due figure professionali, un addetto organizzativo e un direttore artistico. Il 3 agosto quindi esce un bando pubblico per la selezione di queste due figure professionali.  Di questo bando, non senza qualche macabra ironia, viene data puntualmente notizia sulla stampa.

Dopo pochissimi giorni escono sui giornali alcuni articoli dove si annuncia che il nuovo direttore artistico, sottolineo, in carica, Daniele Franci, di concerto con l’assessore alla Cultura Marco Battini, ha già ultimato la programmazione della stagione teatrale, apportando notevoli e vantaggiosi elementi di novità. A cavallo di ferragosto, escono ulteriori articoli in cui Franci stesso dichiara che, essendo pervenute diverse offerte a svolgere il ruolo di direttore artistico gratuitamente ed avendoci messo lui la faccia, non è disponibile a lasciare ad altri il suo lavoro, quindi rinuncerà al suo simbolico compenso di 1.000 euro.

A questo punto, chiedo chiarimenti  a OO.FF.  se il bando di selezione è vero o no, se farlo è solo una perdita di tempo. L’amministratore unico risponde che resta aperto il bando per la figura di organizzatore, ma per quanto riguarda il direttore artistico chiederà al sindaco, se revocarlo, come guarda caso per altro già previsto in anticipo al punto 14 del bando stesso.

E infatti il 25 agosto esce la revoca del bando visto che sono giunte più offerte a svolgere gratuitamente questo incarico e si ritiene di pubblico interesse l’affidamento a Franci a titolo gratuito per la stagione 2015/2016. Questa lettera, su carta intestata di OO.FF, fa il giro sulla rete in tutta Italia e solleva numerosi commenti di sdegno e sorpresa: è il funerale del Teatro?

Riflessioni: stiamo parlando di un teatro storico, pubblico, un bene architettonico tra  i più belli della Regione, con una lunga tradizione artistica. Il principio costituzionale vorrebbe che per incarichi pubblici venga svolto un concorso per stabilire, tra i capaci, chi sia il più meritevole.  Vista l’eccezione fatta,  l’amministrazione comunale sarebbe tenuta in questo caso da dare approfondite spiegazioni.

Tutto ciò suona come l’ennesimo schiaffo alla cultura, dove non viene sottolineato che questo è un servizio primario per la società civile, che non può essere svolto gratuitamente, perché al pari di qualsiasi altro professionista, chi si occupa professionalmente di cultura ha dedicato agli studi, alla formazione, a questa attività quasi tutta la sua vita. E gli amministratori pubblici dovrebbero tenere conto che fare continuamente affidamento, per questi servizi, a volontariato,  gratuità, artisti improvvisati,  genera nel tempo un danno notevole al sistema e alla crescita culturale dei cittadini.

Dagli atti e dagli articoli di giornale viene sottolineato più volte come sia fondamentale il rapporto di fiducia che ci deve essere tra direttore artistico e amministrazione comunale, certo, ma non si menziona  il requisito di competenza, che è il primo tra quelli richiesti a una figura di questo rilievo, se si vuole che gli effetti di ricaduta e crescita culturale si riversino sui cittadini e non esclusivamente in un rapporto fiduciario con il politico di turno.

E’ bene che i cittadini sappiano che questa gratuità sul compenso del direttore artistico produrrà sì un risparmio, ma avere una direzione artistica di un teatro come quello di Novellara significa prestigio e visibilità a livello nazionale, fare affidamento su uno spazio per produzioni e ospitalità, avere voce in capitolo sulla spesa pubblica per la cultura e altri contributi che potrebbero essere deliberati dal Comune, oltre al fatto che, pare, il neo direttore avrebbe inserito nella programmazione spettacoli del proprio centro teatrale. Se la scelta è di interesse pubblico siamo certi che coincida con la gestione pubblica di un teatro comunale?

Si sta decidendo per un bene pubblico, di soldi pubblici, dei cittadini. Di cultura, che in democrazia è di tutti e per tutti. Ci sono delle regole e vanno rispettate.