Festa Pd, 20mila persone alla prima serata

20 agosto 2015 | 21:37
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Circa 60% di incasso in più rispetto a un anno fa. La Lega va all’attacco sulla presenza degli immigrati. Il segretario Costa ribatte: “La nostra è la linea di Papa Francesco e Mattarella”

REGGIO EMILIA – Una presenza di 20mila persone e un incasso superiore del 60% rispetto a un anno fa, in una giornata segnata dalle polemiche innestate d.alla Lega Nordsulla presenza dei profughi alla festa provinciale del Pd come volontari, FestaReggio ha dato il via alla kermesse che, da oggi, durerà fino al 13 settembre. Insieme al segretario del Pd, Andrea Costa e al sindaco Luca Vecchi, da poco tornato dalle ferie in Puglia, c’erano i profughi della Dimora D’Abramo che arrivano per lo più da Senegal e Costa D’Avorio e i bambini del popolo saharawi che, ogni anno, vengono nella nostra provincia. Senegalesi, ivoriani e saharawi, entrambi profughi, i primi di fatto e i secondi, invece, in quella che dovrebbe essere casa loro ma, di fatto, chiusi in un enclave nel deserto del Sahara occidentale.

Sopra la bandiera del Fronte Polisario, che da più di 40 anni combatte per ottenere l’indipendenza del Sahara Occidentale dall’occupazione militare della Spagna, del Marocco e della Mauritania, una bimba saharawi ha tagliato il nastro e ha dato il via alla festa.

Prima aveva preso la parola Andrea Costa e aveva detto: “Noi avevamo scelto di inaugurare FestaReggio con i bambini saharawi, ma poi, dopo questa polemica della Lega Nord, abbiamo voluto anche i profughi. I leghisti dicono che questi ragazzi il Pd quasi li importa dall’Africa per lavorare alle sue feste. E’ assurdo. Si tratta di trenta ragazzi su duemila volontari che collaborano a FestaReggio. E’ più bello che stiano qui a fare comunità, piuttosto che vederli chiusi in una stanza ad aspettare il domani. Lo Stato da questa operazione ci guadagna dato che sarà riconosciuto un contributo più basso al soggetto gestore (la Dimora D’Abramo, ndr) visto che mangiano da noi. Permettiamo a questi ragazzi di vivere una relazione con la festa e ospitiamo anche dodici carcerati, cosa che abbiamo sempre fatto. Questo è il modo di fare che io rivendico. Noi siamo dalla parte di Papa Francesco e di Mattarella che ci hanno chiesto di impegnarci in gesti simbolici e di comunità”.