Trasporto pubblico, Forza Italia evoca scissione da Seta

16 luglio 2015 | 16:55
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Trasporto pubblico, Forza Italia evoca scissione da Seta

Il capogruppo Giuseppe Pagliani: “Tutino dovrebbe avere il coraggio di porre velocemente sul piatto anche l’ipotesi di uscita dalla societa’ di trasporti Seta”

REGGIO EMILIA – Sale ancora di tono la polemica tra Reggio e Modena su Seta. E nella citta’ del Tricolore, dopo lo strappo tra il sindaco Giancarlo Muzzarelli e l’assessore Mirko Tutino c’e’ anche chi pensa di uscire dall’azienda di trasporto pubblico che serve i bacini di Modena, Reggio e Piacenza, e ad un ritorno della vecchia societa’ locale Act.

E’ il caso del capogruppo di Forza Italia in Comune, Giuseppe Pagliani, che ritorna sulla querelle innescata oltre Secchia sul rinnovo dei vertici dell’azienda (con i modenesi che propongono una proroga di mandato per il presidente Pietro Odorici), ma anche sulle presunte irregolarita’ di Reggio nella rendicontazione di bilancio del trasporto pubblico e sull’aumento del costo dei biglietti. Per Pagliani, a fronte di queste contrapposizioni, Tutino dovrebbe avere “il coraggio di porre velocemente sul piatto anche l’ipotesi di uscita dalla societa’ di trasporti Seta”.

Per l’azzurro inoltre sono “assolutamente improponibili” gli aumenti tariffari urbani ed extraurbani poiche’ “le sinergie con le province di Modena e Piacenza devono rappresentare risparmi ed economie di scala”. Infine, osserva Pagliani, “il fatto che non vi sia ancora un piano industriale presentato e condiviso e’ un altro elemento negativo relativo al rapporto esistente tra i capoluoghi emiliani soci di Seta”.

Nella querelle politica, si inseriscono anche le sigle di categoria del trasporto pubblico di Cgil, Cisl e Uil, a giudizio delle quali, infatti, “pare che si continui ad anteporre i particolarismi territoriali alla necessaria e ormai non piu” rinviabile risoluzione dei problemi dell’azienda”.

Le segreterie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Faisa Cisal annunciano inoltre scioperi del servizio e il coinvolgimento della Regione nella vertenza, dopo il mancato accordo con la dirigenza di Seta registrato nell”incontro del 15 luglio scorso in prefettura a Bologna.