Seta, Tutino minaccia: “Possiamo anche tornare da soli”

20 luglio 2015 | 12:44
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Seta, Tutino minaccia: “Possiamo anche tornare da soli”

Nervi tesi su Odorici in vista dell’assemblea dei soci di giovedi’ 23 luglio

REGGIO EMILIA – E’ tutt’altro che ricucito lo strappo tra Modena e Reggio Emilia su Seta, in vista dell’assemblea dei soci di giovedi’ 23 luglio. All’ordine del giorno della riunione infatti l’approvazione del bilancio 2014 e la nomina dei nuovi vertici della societa’, entrambi argomenti che continuano a dividere i due Comuni divisi dal Secchia, fusi nell”azienda di trasporto pubblico insieme a Piacenza (che rimane pero’ sullo sfondo della querelle).

Da Modena, in particolare, sono giunte nei giorni scorsi pesanti critiche alla gestione di bilancio nel bacino reggiano, con l’invito ai soci della citta’ del Tricolore di mettere in ordine i propri conti prima di avanzare pretese sul rinnovo dei vertici della societa”. Dichiarazioni a cui l’assessore Mirko Tutino – da una tv locale reggiana – replica duramente, evocando perfino l’uscita di Reggio dalla societa’. “L’azienda e’ nata con grandi aspettative, ovvero che migliorasse la qualita’ del servizio nei tre bacini, si potessero sostitutire i mezzi, si potesse dare una qualita’ da servizio europeo al trasporto pubblico locale della nostra provincia. Oggi queste aspettative sono completamente deluse e pertanto bisogna fare una valutazione”.

Per Tutino la domanda e” quindi se “a 3 anni da questa unione siamo in condizione di fare in modo che Seta diventi un”opportunita’ oppure no. Perche’ se siamo in condizione di farlo insieme a Modena possiamo rilanciare questa azienda”. Altrimenti, secondo l’amministratore reggiano, “non e’ obbligatorio fare un’azienda insieme e noi abbiamo le condizioni per ritornare ad un servizio di dimensioni provinciali”. Per quanto riguarda il bilancio Tutino evidenzia: “I dati economici sono positivi perche’ il bacino di Reggio Emilia in questi ultimi 3 anni ha fatto una cura da cavallo: sono stati ridotti del 20% i chilometri, ridotte le risorse per la manutenzione, e contenute al minimo le nuove assunzioni. Questo ha fatto si’ che da un lato peggiorasse la qualita’ complessiva del servizio e dall”altro si risanassero i conti dell’azienda”.

Tuttavia, evidenzia l’assessore della giunta Vecchi, “non esistono solo i conti. Abbiamo avuto tra le due province piu’ di 10 mezzi che hanno preso fuoco e non e’ cosa da poco. Abbiamo avuto un morto due anni fa e i passeggeri sono cresciuti soprattutto grazie al Minibu’ (fornito dalla societa” partecipata Til che Modena chiede di sopprimere, ndr) cioe’ un servizio finanziato quasi completamente dal Comune di Reggio con un contributo di quasi mezzo milione di euro”.

Tutto questo secondo Tutino giusitifica pertanto la richiesta di “discontinuita’” nella guida dell”azienda, e in particolare della sostituzione dell’amministratore delegato Pietro Odorici, di cui i soci modenesi hanno invece chiesto una proroga del mandato fino a settembre. “Nell’azienda noi partiamo da questo cambio, non dalle nomine. Poi la conseguenza sta anche nel fatto che si cambino i vertici che oggi guidano quest’azienda sia a livello dirigenziale sia a livello di amministrazione. E questi sono i temi che porremo in assemblea generale”, conclude Tutino (fonte Dire).