Seta, sindacati sul piede di guerra: arriva lo sciopero

16 luglio 2015 | 13:28
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Seta, sindacati sul piede di guerra: arriva lo sciopero

Rottura in prefettura a Bologna con il presidente Odorici: pressing sugli enti locali e sulla Regione affinche’ l’integrazione tra Modena, Reggio e Piacenza inizia a tradursi nei fatti

BOLOGNA – Rottura al tavolo della prefettura, mobilitazione e sciopero in arrivo, pressing sugli enti locali e sulla Regione affinche’ l’integrazione tra Modena, Reggio e Piacenza inizia a tradursi nei fatti. I sindacati picchiano duro su Seta, l’azienda tpl emiliana i cui soci modenesi e reggiani si sono scontrati proprio negli ultimi giorni su costi e programmazione aziendale.

Ieri in prefettura a Bologna le procedure di raffreddamento del conflitto non hanno dato buoni frutti. Sul tavolo tutti i nodi piu’ urgenti: stato di finanziamento regionale e degli enti locali per quest’anno e prospettive, bilancio 2014 e aggiornamento del piano industriale, assunzioni e stabilizzazione dei contratti, sicurezza e manutenzione dei mezzi, premio di risultato 2014. Durante il confronto, il viceprefetto ha proposto un confronto mirato sui singoli argomenti da svolgersi in tempi rapidi: la proposta e’ stata accettata dai sindacati ma “respinta” dall’amministratore delegato-presidente di Seta Pietro Odorici, “confermando, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’indisponibilita’ da parte di Seta al confronto di merito sui temi al centro della vertenza”. Lo riportano in una nota congiunta le sigle regionali dell”Emilia-Romagna Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Af, Faisa-Cisal.

Cosi’, i sindacati annunciano un doppio fronte: da una parte una serie di assemblee nei depositi territoriali, “in preparazione dell’azione di sciopero”, per “informare gli autoferrotranvieri sulla gravita’ dello stato in cui versa l’azienda che, a differenza dalle altre aggregazioni regionali, non e’ stata in grado di fare passi concreti verso l’integrazione tra le tre aziende territoriali originarie”. Dall”altra parte, si tentera’ da parte di confederali e autonomi “un coinvolgimento della proprieta’ della societa’ e delle istituzioni a tutti i livelli, perche” Seta e’ di proprieta’ dei cittadini di Modena, Reggio e Piacenza e dei lavoratori che vi sono occupati e vorremmo che qualcuno se ne ricordasse sempre e non solo quando fa comodo”.

Ma “innanzitutto sara’ necessario coinvolgere la Regione Emilia Romagna, tramite l’assessore Donini”, precisano ancora le sigle. Tra le altre cose, i sindacati chiedono “l’istituzione di una conferenza territoriale del trasporto viaggiatori”, il “consolidamento tecnico, organizzativo e della governance delle aziende aggregate, e quindi anche di Seta, a partire dal rinnovo dei gruppi dirigenti”. Ma anche “un piu’ rapido e massivo rinnovo del parco mezzi che registra in Seta un’anzianita’ di oltre 12 anni, contro i 7 di quella europea”, cosi’ come “una clausola sociale da applicare a livello di bacino territoriale che tuteli il lavoro in caso di gara” e , concludono i sindacati, la “certezza dell’erogazione nel prossimo triennio delle risorse degli enti locali, oltre alle previste risorse regionali” (fonte Dire).