Rubertelli: “Fondazione E35, carrozzone finanziato dal pubblico”

31 luglio 2015 | 19:45
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Rubertelli: “Fondazione E35, carrozzone finanziato dal pubblico”

La consigliera dell’alleanza civica (Progetto Reggio e Grande Reggio) spara ad alzo zero: “Gli azionisti sono gli stessi che hanno portato al fallimento delle Fiere” 

REGGIO EMILIA – “Siamo contrari all’ennesimo carrozzone fatto con soldi pubblici”. Cinzia Rubertelli, consigliera dell’alleanza civica (Progetto Reggio e Grande Reggio) in sala del Tricolore spara ad alzo zero sulla nuova fondazione E35, lanciata dal Comune per il reperimento di fondi da bandi europei e per l’internazionalizzazione del territorio. “Mentre il governo dichiara di voler ridurre il numero delle societa’ controllate o partecipate dagli enti locali, a Reggio continua la moltiplicazione dei pani e dei posti”, sostiene Rubertelli sottolineando che il nuovo organismo si affianchera’ a quello, con compiti affini, Mondoinsieme.

Gli azionisti della fondazione inoltre, prosegue la civica, “sono i soliti noti, Comune, Provincia, Camera di commercio, piu’ una spruzzata di soci minori, trascinati, dai soci maggiori, come la Fondazione Manodori. Sono peraltro gli stessi che hanno, portato al fallimento le Fiere buco da 27 milioni di euro, gestito con risultati piu’ che modesti l’aeroporto e che oggi presentano un bilancio di Reggio innovazione in passivo per 300.000 euro”.

Dunque “cosa faccia Mondoinsieme non si sa, cosa dovrebbe fare l’agenzia per l’internazionalizzazione e’ invece stato proclamato ai quattro venti: un cda di cinque membri, da Arci, da Ifoa ad Aster con cui il Pd non paga subito, ma mette sul conto dei contribuenti uno staff di 10-15 persone per portare a Reggio contributi europei per un misero milione di euro”. Insomma, conclude Rubertelli, “invece di far funzionare l’esistente (vedi Ifoa), si inventano nuove societa’, si continua in vecchie pratiche, che producono perdite di denaro, che dovrebbe servire per i bisogni della citta’. Reggio e’ si la citta’ delle persone, ma dei soliti volti noti”.