Resort sul Lago di Garda, a processo i reggiani di Coopsette

7 luglio 2015 | 02:11
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Resort sul Lago di Garda, a processo i reggiani di Coopsette

Il Gup di Brescia ha accolto la richiesta del pubblico ministero. Venti sotto accusa per la costruzione di un resort sulle rive del Lago di Garda

CASTELNOVO SOTTO (Reggio Emilia) – Rinviati a giudizio a Brescia i quattro indagati reggiani nella vicenda dei presunti abusi edilizi nella frazione di Tremosine di Campione del Garda dove Coopsette sta costruendo il resort da 300 appartamenti, poi messo sotto sequestro dall’autorità giudiziaria. Il gup Carlo Bianchetti ha accolto la richiesta di processo avanzata dal pm Bonardi per l’attuale presidente della società costruttrice Coopsette Fabrizio Davoli; l’ex numero uno Donato Fontanesi (rimase in carica fino a due anni prima dell’avvio del progetto, risalente al 2009);  per Fabrizio Vezzani e Rubens Burani, dirigenti della Campione del Garda (società di scopo controllata al 48% da Coopsette) che gestiva operativamente la costruzione del villaggio turistico.

In tutto gli indagati dalla Procura di Brescia sono 20. Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, sono di lottizzazione abusiva e di abuso d’ufficio nella ricostruzione del borgo di Campione; a vario titolo sono legati al varo del piano particolareggiato approvato nel 2005 e nella variante urbanistica targata 2010. Fra i nomi spiccano gli ex sindaci Diego Ardigò e Francesco Briarava, l’ex assessore Gian Andrea Arrighini nonché l’architetto Mauro Salvadori, redattore del piano urbanistico.