Palazzo ex Poste, la giunta tira diritto

27 luglio 2015 | 20:15
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Palazzo ex Poste, la giunta tira diritto

L’assessore Pratissoli: “E’ tutto regolare nell’intervento oggetto di ricorso”

REGGIO EMILIA – Tutto regolare e dunque marcia ingranata della giunta di Reggio Emilia, sul progetto di riqualificazione dell’isolato del centro storico che comprende Palazzo Busetti, il palazzo ex Inps e l’ex palazzo delle Poste. L’argomento e’ approdato oggi in sala del Tricolore nell’ambito della discussione della delibera, poi approvata, sulle “controdeduzioni alle osservazioni e approvazione della variante al programma di riqualificazione urbana della citta’ storica”.

La riqualificazione delle ex Poste, che prevede la costruzione di un edificio ex novo sulle macerie del vecchio stabile demolito, e’ stata in particolare oggetto di un ricorso presentato al Tribunale amministrativo di Bologna da parte di alcuni residenti delle vie adiacenti contro la societa’ attuatrice Blufield srl. Per i residenti il nuovo palazzo prevede un’altezza di nove metri in piu” rispetto al precedente, togliendo loro in questo modo la luce naturale.

L’assessore all’Urbanistica del Comune, Alex Pratissoli, ribatte dal canto suo che “il nuovo edificio sara’ dotato di un piano in piu’ rispetto alla situazione originale e tale piano arretrera’ di 2,5 metri rispetto al perimetro dell’edificio, che corrisponde a quello ex ante, al fine di non essere percepito dalle strade e garantire sugli edifici prospicienti il medesimo effetto in termini di ”diritto al sole””. La “visuale libera, anche se e’ un parametro non previsto dal Rue, e’ stata comunque verificata sia su via don Andreoli sia su via Sessi”, precisa l”assessore. Inoltre l”intervento “e’ stato programmato con la prima variante al Piano operativo comunale (Poc), e su quel provvedimento – fa notare Pratissoli – non sono state espresse osservazioni”.

La votazione consiliare sulla delibera si e’ quindi chiusa registrando 17 voti favorevoli (Forza Italia e Pd) e 1 voto contrario (Soragni del M5S). Respinto invece un ordine del giorno presentato dalle opposizioni che chiedeva la convocazione urgente della prima commissione “Assetto e uso del territorio” per poter esaminare tutta la documentazione relativa al progetto.