Padre-padrone fermato dopo 7 anni di violenze

7 luglio 2015 | 16:01
Share0
Padre-padrone fermato dopo 7 anni di violenze

Spesso ubriaco, picchiava moglie e figlio. E’ stato denunciato quando un vicino lo ha visto rincorrere in strada con una cinghia il bambino nudo

REGGIO EMILIA – Da sette anni maltrattava la moglie e il loro bambino, e le violenze domestiche diventavano ancora più gravi quando l’uomo beveva. La notizia dei maltrattamenti infine è trapelata dalle mura di casa, dove era a lungo rimasta a causa della paura di ritorsioni della donna e del bambino. Sarebbe stato un vicino che, dopo aver visto il padre prendere a cinghiate il figlio, ha segnalato ciò che un’omertà dettata dal terrore aveva nascosto per tanto tempo. E’ così scattatata un’indagine che nelle scorse ore è sfociata in un provvedimento del Giudice delle indagini preliminari che ordina al padre-padrone di non avvicinarsi alla abitazione familiare.

E’ stato personale della Squadra Mobile, sezione reati contro la persona, che ha dato esecuzione alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa, emessa dal gip di Reggio su richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento, fanno sapere dalla Questura, “è scattato sulla scorta dei gravi indizi raccolti nel corso delle indagini in ordine al reato di maltrattamenti commessi dall’uomo, cittadino straniero in regola con le norme sul soggiorno, impiegato presso una fabbrica della città”.

La polizia parla di “ripetuti maltrattamenti” e di una “situazione di disagio famigliare, protrattasi per oltre sette anni, era acuita dal consumo di alcol”.

La collaborazione tra vicini, servizi sociali e squadra mobile ha aiutato a fornire al magistrato un quadro preciso dell’accaduto. Particolarmente grave un episodio raccontato da un vicino, che aveva visto il bambino nudo scappare in strada mentre il padre lo rincorreva brandendo una cintura.

Solo pochi giorni fa a un altro episodio era avvenuto a Fabbrico: un uomo aveva picchiato moglie e figli ed era stato arrestato dai carabinieri, salvo poi essere rimesso in libertà dopo un paio di giorni ma con il divieto di dimora a Fabbrico.