La promessa di Bonaccini: “Tasse ferme anche nel 2016”

30 luglio 2015 | 08:28
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La promessa di Bonaccini: “Tasse ferme anche nel 2016”

Il presidente della Regione: “Ridurle? Magari. La Cispadana partirà entro l’anno”

REGGIO EMILIA – La Regione anche nel 2016 non aumentera’ le tasse. Quanto a ridurle, “magari – afferma il presidente Stefano Bonaccini – vedremo in corso d’opera nella discussione del bilancio”. Bonaccini ha convocato la stampa questa mattina, nel suo ufficio al 17esimo piano in viale Aldo Moro, per fare il punto sui primi sei mesi di mandato.

Di fatto, una carrellata sui provvedimenti assunti in questo semestre: dal taglio da 7,5 milioni di euro ai costi della politica al Patto per il lavoro; dai 100 milioni investiti contro il dissesto idrogeologico al raddoppio delle risorse per partecipare all”Expo; dall’aumento dei fondi per la cultura al nuovo regolamento Erp; dal superamento dei campi rom al piano di riduzione delle liste d”attesa, fino all”ultima legge in ordine di tempo, sul riordino territoriale. E nel 2016?

“Non aumenteremo le tasse – promette Bonaccini – il nostro bilancio e’ solido”. Ridurle invece e’ piu’ complicato. “Non prometto cio’ che non posso mantenere – afferma il presidente – potessi ridurle, magari. Vedremo in corso d’opera nella discussione sul bilancio cosa possiamo fare”. Bonaccini guarda gia’ alle prossime scadenze. “Entro l’anno vorrei finalmente vedere chiusa qualche partita sulle infrastrutture – afferma il presidente – a partire dalla Cispadana” e dal People Mover di Bologna. “Mi auguro si possa sciogliere l’investimento a breve”, afferma Bonaccini.

Entro la fine dell’anno, il presidente conferma l’intenzione di voler sperimentare le Aree vaste. “La Romagna e’ gia’ pronta – afferma Bonaccini- Ferrara, dai segnali che ho, si richiamera’ molto a Bologna. L’Emilia deve decidere come stare insieme: se in un’unica aggregazione, da Piacenza a Modena, oppure con un’altra soluzione”. Entro la scadenza del primo anno di mandato (quindi gennaio), Bonaccini vuole arrivare ad avere anche la nuova legge sullo sport e l’approvazione definitiva del Piano regionale dei rifiuti, che si affianca alla “legge di stampo ambientalista” approvata qualche settimana fa, con cui “vogliamo chiudere qualche discarica e spegnere qualche inceneritore”.

Intanto, nell’assestamento di bilancio a settembre “metteremo alcuni milioni di euro sul tema dell’attrattivita’ e della competitivita’”, cosi’ come “aumenteremo anche il fondo per la non autosufficienza”. Tra la fine dell’anno e l”inizio del 2016 dovrebbero arrivare (“Abbiamo segnali confortanti”) anche gli ulteriori 100 milioni di euro chiesti al governo contro il dissesto: 20 per la costa, 20 per l”area metropolitana di Bologna e 60 per il bacino del Senio a Ravenna e per le casse del Baganza a Parma.

“Siamo riusciti a fare piu’ cose di quelle che immaginavo – rivendica Bonaccini – non si puo’ dire che non abbiamo dato seguito alla promessa di velocita’. La politica riacquista credibilita’ se sconfigge la corruzione e se da’ risposte in tempi ragionevoli. Noi abbiamo dimostrato che si puo’ fare in fretta e insieme agli altri. Sono stati mesi impegnativi, abbiamo lavorato dal lunedi’ alla domenica. Ma questo e’ solo l’inizio. E’ iniziata una bella cavalcata”.

Bonaccini si dice “soddisfatto per come hanno lavorato giunta e assemblea”, opposizioni comprese. “Non siamo mai finiti in prima pagina per risse, liti o teatrini visti altrove”, rileva. Dunque, “non ho nulla da rimproverare, quello che volevamo fare l’abbiamo fatto. Anzi, abbiamo fatto anche di piu’. Non abbiamo da insegnare niente a nessuno, ma forse abbiamo fatto politiche che possono essere d”esempio. Se penso a da dove siamo partiti, non era una passeggiata. La spada di Damocle dell’astensionismo”, e il problema di legittimazione del governo regionale, “poteva anche far rallentare per paura di sbagliare”.

Un pensiero anche per il suo predecessore, Vasco Errani. “Spero che si concluda nel migliore dei modi la sua vicenda – afferma Bonaccini – lo dico sempre nel pieno rispetto della magistratura, alla quale al massimo si puo’ chiedere di fare piu’ in fretta possibile”. Quanto a una possibile chiamata di Renzi al Governo, Bonaccini si limite a dire: “Sapete la stima che ho per Vasco, Errani potrebbe far bene in qualunque posto lo si voglia chiamare a un ruolo di responsabilita’” (Fonte Dire).