Iren, via ai cantieri per potenziare il teleriscaldamento

24 luglio 2015 | 19:14
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Iren, via ai cantieri per potenziare il teleriscaldamento

L’azienda: “Un investimento di 1.350.000 euro migliorerà il servizio e permetterà nuove utenze”

REGGIO EMILIA – Prenderanno il via i prossimi giorni i cantieri di Iren Emilia SpA per la realizzazione della nuova dorsale di teleriscaldamento a sostituzione e potenziamento di quella esistente posata negli anni Ottanta. Le nuove reti riguardano le aree comprese tra le vie Ferrari, Hiroshima, Kennedy e Piccard, seguendo il tracciato delle tubazioni esistenti da sostituire.

I lavori (durante i quali è garantita alla cittadinanza la fruibilità in sicurezza dei percorsi ciclo-pedonali interessati dagli scavi) inizieranno la prossima settimana con la chiusura di via Kennedy dall’incrocio con via Hiroshima a quello con via Piccard; a seguire sarà interessato l’incrocio tra via Piccard e via Kennedy, dopodiché saranno realizzati gli attraversamenti delle vie Hiroshima in notturna e Ferrari.

Le modifiche alla viabilità sono state concordate con l’Ufficio traffico del Comune di Reggio Emilia il quale provvederà di volta in volta a comunicarlo alla cittadinanza. La chiusura temporanea di tratti di viabilità si rendono necessari per garantire la sicurezza di pedoni e automobilisti in quanto le reti che si andranno a posare sono di notevoli dimensioni; precisamente, esse sono composte da due tubazioni affiancate di pari diametro in acciaio preisolato con schiuma poliuretanica, aventi diametro interno pari a 600 mm ed esterno pari a 800 mm.

L’intervento prevede un investimento di 1.350.000 euro, per la realizzazione del quale sarà il più possibile ridotto il disagio alla cittadinanza. I costi sono sostenuti da Iren nell’ambito di un programma finalizzato al miglioramento del Servizio di Teleriscaldamento alla Città. Tale programma consentirà di ampliare la potenza erogata in rete permettendo l’allacciamento al servizio di nuove utenze, nonché di ottenere notevoli risparmi in termini di dispersioni termiche, ridurre i costi degli investimenti in manutenzioni ordinarie e straordinarie e, con essi, i disagi alla cittadinanza.